“Perchè si ha paura di discutere della piscina?”

Il Partito Democratico interviene dopo il consiglio comunale mancato sul progetto della Palestra in acqua

piscina olimpionica varese

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Pd sul consiglio comunale (mancato) sul progetto della Palestra in acqua 

 

Martedì sera presso la Sala Civica A. Zeni , sede del Consiglio Comunale di Jerago con Orago, si è consumato un ulteriore strappo tra l’Amministrazione Ginelli e i Cittadini di  Jerago
con Orago.  Su richiesta del Gruppo consiliare di Minoranza “ Progetto Comune”,  la Presidente del Consiglio Comunale aveva fatto la convocazione autonomamente stabilendo data e ora  per rispondere alle numerose interrogazioni dell’opposizione, giacenti da tempo nel cassetto del Sindaco e della Giunta in attesa di risposta, insieme ad una Mozione sulla Piscina anch’essa da tempo presentata ( prima della pubblicazione del bando) e mai discussa.
Se c’erano dei problemi di data la Presidente del Consiglio poteva consultare i due capigruppo. Non è stato fatto.
E’ dal novembre 2014 che non si convoca il Consiglio, fatta eccezione una seduta effettuata ad aprile per approvare il Bilancio Consuntivo.
Alle ore 21,00 inizia il Consiglio con l’appello dei consiglieri: 6 consiglieri su 7 della maggioranza, compreso il Sindaco risultano assenti . Avevano altri impegni. La seduta va deserta. Il pubblico presente numeroso reagisce protestando di fronte alla sceneggiata della maggioranza, vistosi preso in giro e bistrattato.
Le interrogazioni e mozioni presentate dalla Minoranza riguardano problemi seri e di una certa gravità e/o importanza per il Paese di Jerago con Orago ed erano state presentate da tempo.
La prima mozione a sostegno dell’associazionismo è datata 11 dicembre 2014.  Riguarda misure per la promozione e il sostegno dell’associazionismo e volontariato, molto attivo e proficuo in paese e che merita senz’altro appoggio e collaborazione da parte delle Istituzioni, e delle parti politiche, di maggioranza e di opposizione.
La seconda mozione riguarda la costruzione della Palestra in acqua, che molti dubbi e contrarietà ha sollevato in paese negli ultimi mesi, tenendo conto del posto in cui è stato deciso che sia costruita ( impatto ambientale ) , e del problema economico e gestionale
consequenziale, problemi su cui l’opposizione ha promosso un’ assemblea pubblica molto partecipata dai cittadini,  ma disertata dalla maggioranza, che pure era stata invitata.
A tal proposito occorre ricordare un precedente. Una analoga mozione, presentata dalla Minoranza lo scorso anno perché tutto il Consiglio Comunale si pronunciasse sulle criticità
emerse, era stata vanificata dalla maggioranza , che aveva convocato il Consiglio ad agosto e disertando anche quella seduta nella quasi totalità dei suoi componenti di maggioranza:
erano presenti  due membri consiliari della maggioranza, più il Sindaco e quindi non è  risultata nessuna determinazione.
Le interrogazioni, accumulatosi nel tempo, per mancanza di convocazioni del Consiglio Comunale riguardano:
interrogazione sulla casetta dell’acqua
interrogazione sullo stato della Scuola Media
interrogazione sullo stato dell’acquedotto comunale
interrogazione su un incidente verificatosi nella palestra comunale durante la festa della Scuola alla presenza di alunni e genitori ( è caduta una finestra ferendo un insegnante)
interrogazione  da tenersi a porte chiuse ( così stabilito da chi ha convocato il consiglio).

Non sono certamente argomenti da minimizzare e riguardano la comunità nel suo complesso,
a prescindere dall’orientamento politico. Nessuno di questi problemi sollevati con le interrogazioni e/o mozioni è da ritenersi superato.
Oggi leggiamo sulla stampa che l’amministrazione ha ritenuto anteporre  gli impegni personali
dei propri membri alla legittime richieste dei cittadini e dopo aver convocato il Consiglio lo diserta volutamente.
Noi crediamo che le risposte alle interrogazioni e la discussione della mozioni, ammesse per regolamento, siano non solo legittime, ma anche un diritto dei consiglieri di minoranza che rappresentano i cittadini. Uno sgarbo istituzionale fatto a loro, è uno sgarbo fatto ai cittadini.
Se la Giunta , il Sindaco e i consiglieri di maggioranza non hanno tempo per assolvere ai loro impegni istituzionali, sarebbe meglio per Jerago con Orago che questi signori si dedicassero solo ai loro impegni personali lasciando amministrare chi per la comunità e la democrazia ha ben altra passione e rispetto.
Ci dispiace constatare come nessun membro della maggioranza ha avuto un pur minimo atteggiamento critico su questa decisione antidemocratica: tutti allineati e coperti. Ci si aspettava un colpo di reni, un alzare la testa e gli occhi verso gli interessi del paese e dei cittadini che pur rappresentano. Insieme a questi cittadini siamo estremamente delusi. Noi non pretendiamo che sposino le nostre tesi, ma che ci sia un rispetto reciproco e soprattutto che non vengano mortificati i cittadini e i loro diritti.
Chi svilisce le istituzioni? Noi e i consiglieri di minoranza che pretendono il diritto di essere rispettati nei loro diritti sanciti dallo Statuto Comunale e dai regolamenti o il ripetuto rifiuto di qualsiasi confronto democratico?  La società civile è fondata sul rispetto delle regole che pure
essa si è data.
Siamo noi a svilire le istituzioni o chi non rispetta le regole?
Nello stabilire il Parco Onetto come luogo per la costruzione della piscina è stato rispettato il PGT, che pure questa Amministrazione ha approvato? La scelta di modificarlo senza variante è stata sufficientemente motivata , come richiede l’ufficio competente regionale?
Perché l’approvazione del progetto esecutivo è stato reso pubblico quasi un mese dopo e contestualmente alla pubblicazione del bando?
Esiste il parere favorevole  della commissione  paesaggistica comunale?
E’ stata chiesta ed ottenuta , prima dell’approvazione del progetto esecutivo e prima della pubblicazione del bando, il parere della Sovrintendenza ambientale della Regione Lombardia?
Perché il tempo per le offerte nel bando è così esiguo ( solo 30 giorni quando la legge ne prevede minimo 52 ?) Non si svantaggia la finanza comunale, se si riduce il numero delle offerte, visto il termine di presentazione delle offerte stesse?
E’ di questi argomenti si ha avuto paura di discutere?
Gentili signori amministratori siamo noi a svilire le istituzioni, o chi non rispetta le regole? E’ svilire le istituzioni chiedere il rispetto delle regole?
Noi siamo convinti che un consesso di individui che si da le regole e poi non le rispetta non può definirsi civile e democratico. Un paese  di cittadini laboriosi, onesti e rispettosi delle regole come quelli di Jerago con Orago non può meritarsi una classe dirigente che non si cura delle regole scomode e calpesta i diritti della minoranza e dei
Cittadini!

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 20 Luglio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da MM

    Si ha paura di discutere perchè forse alla popolazione non si vuole dire che non è una piscina (ma una “palestra in acqua”), che le corsie sono profonde 1,30 / 1,20 metri (non si riesce neanche a virare), che sarà aperta 10 mesi all’anno (chiusa in estate?), che il Comune ha carenza di acqua (2 pozzi chiusi, dipende per il 35% da Besnate), che la zona interessata non ha parcheggi ed è carente di acqua, che sarà un’altra opera pubblica (vedi ex Centro Medico La Madonnina) che diverrà privato

  2. Avatar
    Scritto da giuseppe_morrone

    Forse perché l’iter amministrativo non è così trasparente? Forse perché non sanno come motivare una variante di PGT non regolare? O una Delibera di approvazione non legittima? Così come non potrebbero giustificare un tempo così limitato (solo 30 giorni) per partecipare ad un bando x la costruzione di un opera di 3.600.000 € e la gestione x 22 anni! Sfido chiunque a farmi credere che possa esserci una Società che, se non interpellata ed informata anzitempo, (operazione non consentita dalla legge) in 30 giorni possa esaminare un tale progetto, verificare tutti i costi e i tempi x l’esecuzione (strutture, impianti, finiture, arredi ecc..) e valutare i costi di gestione, di manutenzione, di investimento, personale, utenze, affitto, incassi ecc. per garantire 22 anni di gestione ed avere un utile! Secondo me nemmeno i 52 giorni previsti come minimo dalla Legge sono sufficienti per formulare un’offerta!

  3. Avatar
    Scritto da domenicoandrea_casile

    Ma ancora vi stupite di Ginelli e i suoi tirapiedi ……….io mi stupisco,più che altro, di come alcune persone che fanno parte della maggioranza , che a mio avviso sono molto piu intelligenti di quanto non possa pensare il sindaco, si facciano trascinare in cose subdole !!!!!!!

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