Riforma della sanità, prove di dialogo fra maggioranza e minoranza

Continua la lunga maratona in Aula, ma contemporaneamente si apre un tavolo di confronto. È questo l’esito delle prime prove di dialogo fra maggioranza e minoranze in Consiglio regionale sulla riforma della sanità.

Presentata dalla maggioranza e osteggiata dalle opposizione, la riforma potrebbe restare in discussione per settimane perché i gruppi di minoranza hanno deciso di fare ostruzionismo. Dopo due giorni di lavori e con l’intervento anche del presidente Maroni, mercoledì sera c’è stata una prima svolta con la decisione di aprire da venerdì 17 luglio un tavolo di confronto fra giunta, relatori del provvedimento e minoranze.

«Esprimo apprezzamento e soddisfazione  – commenta il presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo -per il risultato ottenuto dalla riunione dei capigruppo che ha visto maggioranza e minoranza confrontarsi sulla prosecuzione dei lavori. È questo atteggiamento responsabile che può portare a obiettivi condivisi nell’interesse dei lombardi». Maroni  aveva in precedenza ribadito la disponibilità e l’interesse a confrontarsi su proposte che possano essere integrative e migliorative del testo approvato in Commissione «a condizione che ci sia una volontà vera di approfondimento per trovare punti di condivisione e non ci si trovi invece davanti a un tentativo di perdere ulteriore tempo».

«Abbiamo dovuto mostrare i muscoli  – commenta il capogruppo PD Enrico Brambilla – a suon di emendamenti ed ordini del giorno, ma finalmente c’è un primo risultato. Ovviamente non cediamo le armi fino a quando non avremo visto gli esiti del tavolo, ma non possiamo che essere soddisfatti di un ritorno alla ragionevolezza. Le nostre proposte sono note e le abbiamo raccolte in dieci punti: per noi il confronto parte da lì».

Sono stati complessivamente presnetati 24.190 (15.563 del M5Stelle, 6.426 del Patto Civico, 2.195 del PD e 6 del Gruppo Misto): vanno aggiunti 2.439 emendamenti e 2.597 subemendamenti.