Via libera (tra le polemiche) al bilancio 2015
Seduta rovente per dare il via libera al bilancio comunale con il delicato regolarmento sulle tasse. Il Sindaco Gigi Farioli: "Abbiamo fatto il massimo". Le opposizioni: "Manovra iniqua"

Il finale dello spettacolo era già scritto (e tutti lo conoscevano). E anche gli “atti dello spettacolo” che hanno portato all’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Busto Arsizio erano già noti: la maggioranza che propone le sue aliquote -come lo scorso anno- l’opposizione che chiede cambiamenti per le fasce più povere e più ricche -come lo scorso anno- qualche consigliere della maggioranza che si lascia intrigare dalla proposta -come lo scorso anno- ma alla fine si va alla conta: la maggioranza vota compatta a favore della proposta della giunta, la minoranza contro. Come lo scorso anno.
LE TASSE – Vengono sostanzialmente confermate le tariffe della Iuc del 2014: La Tasi avrà un’aliquota al 2,5‰, L’Imu sarà agli stessi livelli così come l’Irpef e ci sarà una leggera sforbiciata alla Tari, la tassa sui rifiuti. Un taglio più simbolico che effettivo dal momento che una famiglia tipo risparmierà tra i 4 e i 5 euro. «Avremmo potuto arrenderci alla Troika e aumentare le tasse» spiega il sindaco Gigi Farioli in un accorato discorso durato 22 minuti «e invece con uno sforzo immane siamo riusciti a mantenere la stessa tassazione».
LA PROPOSTA DELLA MINORANZA – Una proposta lanciata dal PD e sposata in pieno da Sel e Manifattura Cittadina puntava a rimodulare Tari e Irpef per i redditi più bassi: abbassare del 20 per cento la Tasi sull’abitazione principale per i redditi sotto i 55.000 euro compensando con un aumento dell’Irpef dal 4 all’8 per mille per chi guadagna oltre 55 mila euro (il 10% dei bustocchi) e aumentando l’Imu su chi ha di più. «Una diminuzione che sarebbe una scelta equa -spiega Cinzia Berutti, PD- per passare dalle parole ai fatti». Ma il sindaco Farioli, nel suo ultimo bilancio da Primo Cittadino, è inamovibile: «Questo emendamento -scandisce- ha il parere contrario della giunta». E la proposta non passa.
I RISPARMI – Un bilancio che è stato molto difficile da far quadrare ma che ha fatto perno su due grandi peculiarità: 3 milioni arrivano da Agesp e andranno per la quasi totalità a sostenere la spesa corrente mentre 500.000 euro saranno tagliati alla Tari grazie ad una rimodulazione del servizio. «Abbiamo eliminato lo spazzamento notturno, da ottobre entrarà in vigore il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e l’allargamento dei servizi di Agesp ad altri comuni ha permesso di spalmare i costi -spiega l’assessore Paola Reguzzoni- e anche dalla neve che lo scorso anno ci ha graziati abbiamo recuperato qualcosa».
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