Dolore per Edo: “Un muro in suo onore”
Gli amici, la tag, la carriera: "Questi ragazzi non vanno condannati, hanno solo bisogno di spazi per esprimersi"
Dolore e lacrime a Somma Lombardo, dove Edo, il giovane writer travolto e ucciso da un treno ad Arona, era cresciuto. Ora i suoi amici di Somma Lombardo intendono dedicargli una giornata di street art: «Questi ragazzi non vanno condannati – osserva Francesco, commerciante, uno dei soci del Corner of the bomber, negozio che Edo frequentava e per cui aveva lavorato – non fanno del male a nessuno, sono solo dei giovani artisti che vogliono disegnare. Se noi concediamo loro degli spazi, possono esprimersi legalmente e in tutta sicurezza. Il 12 agosto sarebbe stato il compleanno di Edoardo – continua – ne abbiamo parlato e chiederemo all’amministrazione comunale uno spazio, un muro, su cui poter dipingere legalmente e con cui fare una giornata in onore del nostro amico».
Edo Baccin era anche un ragazzo pieno di vita. Era un grafico pubblicitario e tra le sue aspirazioni c’era quella di iscriversi a una scuola di Milano. Lo chiamano “Buso” o “Busobiesse”, la sua tag. «Era un grandissimo ragazzo e aveva il sogno di dipingere – sospira Francesco – aveva iniziato a soli a 14 anni. Avete presente la roulotte dipinta sulla strada provinciale a Casorate Sempione? L’aveva fatta lui. Aveva realizzato con noi i dipinti nel sottopassaggio delle stazioni di Somma Lombardo».
Da Somma Lombardo arriva anche il cordoglio del sindaco Stefano Bellaria e di tutta l’amministrazione comunale, che ha anche deciso di mettere a disposizione un’area per gli amici di Edoardo che vorranno lasciare un ricordo, una tag, un graffito in memoria del giovane che avrebbe compiuto gli anni tra poco.
Edo lascia la mamma, commerciante, e un fratellino di 6 anni. Il padre è l’ex campione di ciclismo Marco Baccin. Sulla dinamica Francesco può dire questo: «Conosco i ragazzi che erano con lui, abbiamo parlato. Ieri notte erano andati a farsi un giro ad Arona – osserva Francesco – non so dire che cosa stessero facendo, forse un sopralluogo. E’ arrivato un primo treno, Edo si è messo in sicurezza ma non ha capito che subito dopo stava transitando un secondo convoglio».
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Tante lacrime e sconforto per una fine così atroce di uno così giovane. I miei pensieri vanno ai suoi cari per questa morte così assurda, come potrebbe andare il mio pensiero a qualunque altra persona che perde la vita.
Però, se parliamo di “Un muro in suo onore” , beh, questo no!! Sappiamo tutti che questo povero Paese è messo male, ma fare un monumento a un vandalo mi sembra un pò troppo. Il signor commerciante che ha fatto la proposta….. ci sarà forse un pò di conflitto d’interesse?!?!