Incidente sulla Mornera. “Faccio causa al Comune”
La giovane automobilista coinvolta nel frontale di martedì accusa un pezzo di ferro sulla sede. La Polizia Locale: "Non c'erano elementi estranei sulla strada". Il punto dell'incidente era anche zona di cantiere: la vicenda finirà in tribunale?
«Ho fatto un incidente per colpa del cantiere sulla strada, ora faccio causa al Comune per i danni fisici e all’auto». Capita spesso, sulle strade d’Italia sgangherate anche per la mancanza di fondi. Fa notizia a Gallarate perchè l’incidente di cui si parla è avvenuto (martedì, vedi qui) sul ponte della Mornera, dove da inizio agosto sono in corso i lavori di risanamento del viadotto (foto d’archivio, inizio agosto), che era stato aperto al traffico nel 1981 e che era ormai in condizioni pietose, in particolare in corrispondenza dei “giunti di dilatazione”.
A denunciare sul giornale (e promettere di denunciare in tribunale) è Gaia, giovane automobilista coinvolta appunto nello scontro di martedì pomeriggio, un frontale con un’altra auto che stava percorrendo il ponte in direzione opposta, sull’altra corsia segnata a margine del cantiere. «A causa del materiale lasciato sull asfalto – dice Gaia – mi è scoppiata la gomma anteriore sinistra e ho perso il controllo della mia auto, facendo un frontale contro l’auto che arrivava nel senso opposto. La mia auto è distrutta e voglio denunciare il Comune perchè ora mi ripaghi i danni sia fisici che per rimettere a posto l’auto distrutta». Gaia lamenta «lesioni e bruciature da scoppio dell’airbag»: «e in più devo buttare la macchina». Gaia ha inviato anche le foto dell’auto dopo lo scontro, con la ruota deformata.
L’automobilista accusa un pezzo di ferro presente sul ponte di aver provocato l’esplosione di una gomma e l’uscita di strada, mentre la Polizia Locale sostiene di non aver individuato elementi estranei, «dicono che i pezzi di ferro erano della mia auto, ma non è vero». Secondo la prima ricostruzione della Polizia Locale l’auto avrebbe invaso in modo evidente l’altra corsia, ma dal comando di via Ferraris fanno sapere che l’istruttoria sull’episodio è ancora in corso e la dinamica deve essere ricostruita nei particolari.
Sempre dal comando di via Ferraris viene poi ricordato che l’incidente è avvenuto in ambito di cantiere, «segnalato con segnaletica orizzontale (le strisce gialle) e verticale», con i cartelli presenti che segnalano il restringimento e la presenza di cantiere. La Polizia Locale ricorda che il limite in corrispondenza dei cantieri non è l’usuale 50km/h, ma 30 km/h, velocità considerata di sicurezza, «una velocità corretta che consente di evitare rischi in ambito di cantiere anche in caso d’imprevisti».
L’analisi del contesto in cui è avvenuto l’incidente è dunque divergente. A questo punto, vedremo toccherà al tribunale definire le responsabilità.
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