Riforma della sanità, ecco come cambia Varese
Nella nostra provincia nascerà l'ATS dell'Insubria che includerà l'ASST dei Sette Laghi, della Valle Olona e Lariana. L'ospedale di Circolo dovrebbe diventare Azienda Ospedaliera
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Con il voto in Consiglio regionale (previsto nella serata di mercoledì) la sanità lombarda cambia – o meglio cambierà – volti e nomi. Anche la provincia di Varese e le sue strutture sono destinate a mutare, a partire dalla divisione in due fra nord e sud provincia e dall’accorpamento con Como.
Ecco nel dettaglio cosa succederà, a partire dalla creazione dei due nuovi enti:
– Le ATS (Agenzie di Tutela della Salute): attuano la programmazione definita dalla Regione, relativamente al territorio di propria competenza ed assicurano, con il concorso di tutti i Soggetti erogatori, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ed eventuali livelli aggiuntivi definiti dalla Regione con risorse proprie.
– ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) la loro attività è volta a garantire la continuità di presa in carico della persona nel proprio contesto di vita, anche attraverso articolazioni organizzative a rete e modelli integrati ospedaliero/territoriali, compreso il raccordo con il sistema di cure primarie al fine di tutelare e promuovere la salute fisica e mentale
Nel nostro territorio nascerà l’ATS dell’Insubria che comprende:
– ASST dei Sette Laghi, comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie (ad esclusione dell’Ospedale di Angera, che in fase di prima attuazione rimane funzionalmente collegato all’ospedale di Gallarate nell’ambito dell’ASST della Valle Olona) degli ex Distretti ASL di: Varese, Arcisate, Azzate, Laveno, Luino, Sesto Calende, Tradate.
– ASST della Valle Olona, comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti ASL di: Busto Arsizio, Castellanza, Gallarate, Somma Lombardo, Saronno
– ASST Lariana, comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie della Provincia di Como, ad eccezione dell’ex Distretto ASL Medio Alto Lario.
Si tratta di un’organizzazione parzialmente differente rispetto a quella che circolava fino a mercoledì mattina (che vedeva destinazioni diverse per Tradate e Angera) e inserita nel testo con un sub-emendamento firmato da Cattaneo (Ncd), Rizzi (Lega) e Marsico (FI). Ferrazzi (Lista Maroni) ha espresso il proprio dissenso diversamente dal suo gruppo che ha votato a favore, il PD ha votato a favore e M5S si è astenuto.
Ma alcune novità rispetto a questo testo potrebbero arrivare anche in futuro e riguardare l’ospedale di Circolo di Varese. Con un ordine del giorno l’Assemblea intende impegnare la Giunta regionale a costituire con una legge successiva le Aziende Ospedaliere (AO), “dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica e che erogheranno attività ospedaliere e specialistiche sulla base di specifici requisiti”. Al momento sono cinque le strutture in possesso dei requisiti per essere nominate AO e fra queste c’è anche l’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi (le altre sono Niguarda di Milano, Spedali Civili di Brescia, Papa Giovanni XXIII di Bergamo e San Gerardo di Monza).
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intanto la lombardia dovrebbe essere la regione che “taglia” maggiormente.
Dal top della Lombardia con 385 mln di taglio secco, passando per i 222,5 mln del Lazio e appena 500mila in meno della Campania, fino ad arrivare ai 193 mln della Sicilia e ai 190 del Veneto (fonte sole24ore)
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/07/30/quali-regioni-subiranno-i-maggiori-tagli-alla-sanita-lombardia-piu-penalizzata-con-385-milioni-in-meno/?refresh_ce=1