Casa Pound occupa il centro sportivo di Castano. “Faremo la nostra festa”
Ore di tensione nel centro dell'Alto Milanese: il movimento di destra estrema è entrato all'interno di una struttura comunale, nonostante il divieto disposto dal sindaco. Attesi 3000 partecipanti, la Questura invia 500 agenti
![casa pound](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/09/varie-481478.610x431.jpg)
Ore di tensione a Castano Primo, dopo che il movimento di estrema destra Casa Pound ha annunciato la propria festa all’interno di un centro sportivo comunale e lo ha di fatto occupato. Il sindaco Pignatielli (lista civica di centrosinistra) ha vietato l’appuntamento, revocando il permesso che era stato concesso all’associazione La Focosa per un evento che doveva essere sportivo e musicale e si è rivelato tutt’altro. I militanti neofascisti di Casa Pound sono entrati comunque all’interno della struttura e hanno issato le loro bandiere e gli striscioni. Prefettura e Questura di Milano stanno inviando sul posto 500 agenti.
La struttura comunale era stata richiesta dalla associazione sportiva La Focosa (firmata da Massimo Trafiletti, che solo dopo è risultato anche responsabile milanese di Casa Pound), per un evento sportivo e musicale, con tanto di uso delle cucine del complesso che si affaccia sul canale Villoresi, appena ai margini della cittadina. Quando giovedì pomeriggio il Comune si apprestava a consegnare le chiavi della struttura, è arrivata la notizia battuta dalle agenzie: “Casa Pound sposta la sua festa a Castano Primo, in provincia”. Il Comune prima ha lasciato le chiavi a disposizione dell’associazione richiedente , diffidandola da accogliere eventi non conformi alla richiesta fatta, poi ha revocato l’autorizzazione. «Non c’erano i presupposti anche solo amministrativi, visto che l’evento era diverso da quello per cui era stata fatta richiesta» commenta l’assessore all’ambiente e alla cultura Luca Fusetti. «E dico questo – precisa – senza neppure toccare il discorso politico».
La revoca dell’autorizzazione è stata ribadita venerdì mattina anche dalla Prefettura, che insieme alla Questura ha inviato 500 agenti sul posto. «Siamo stati raggirati e presi in giro, uno sfregio» dicono oggi a Castano. In paese non si respira un bel clima: «Vi bruciamo il paese» è uno dei messaggi che qualche attivista CasaPound ha fatto risuonare, mentre il paese già si riempiva di auto di carabinieri e polizia. Molti de nuotatori e dei clienti della piscina – che confina con il centro sportivo – si sono allontanati, temendo eventuali rischi. All’interno della struttura (nel primo pomeriggio) ci sarebbero circa 300 persone, ma i numeri annunciati per la festa sono dieci volte tanto (e sono già segnalati arrivi in stazione) e la struttura è fatta per accogliere al massimo 200 persone. L’inizio della festa è fissato per le ore 18, ma a quell’ora – secondo le disposizioni di Comune e Prefettura – i giovani di Casa Pound dovrebbero aver già lasciato il complesso. Cosa succederà, lo si vedrà nelle prossime ore: uno dei responsabili di Casa Pound ha minacciato: «Occupiamo piazza Duomo a Milano».
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Come sempre, quando viene sbandierata la parola “Estrema Destra” subito a parlare di nazi fascisti, di assemblee antidemocratiche, di presidi partigiani ad oltranza, di paure incontrollate…. Quando invece a riunirsi senza autorizzazione sono gli Anarchici maoisti che imbrattano e delinquono, la società civile dorme tranquillamente…
@ABC
“Bruciare il paese” non è una paura incontrollata. E’ sempre sto linguaggio del ca**o di queste persone che non riescono a fare a meno di comunicare con svastiche e fasci littori e sostanzialmente di non accettare le regole se le stesse vanno contro i loro interessi.
Signor ABC, le paure riguardo a quei figli di brave persone di Casa Pound non sono molto incontrollate, ma reali, oltre al fatto che l’apologia di fascismo è reato in Italia.
Già che ci siamo, guardi che “anarchici maoisti” è un ossimoro. E poiché si sigla con delle lettere dell’alfabeto, si comperi un vocabolario per capire cosa significa.
Gentile Ferdinando, stia tranquillo non devo nascondermi dietro un ABC: mi chiamo Flavio Bonetti. Sono indubbiamente molto meno acculturato di Lei ma mi reputo democratico e obiettivo. Mai ho difeso le ideologie fasciste nè gli atteggiamenti violenti! Il mio commento nasceva solo dalla constatazione che in Italia, ahimè, da 70 anni i “cattivi” sono solo i “neri”, dall’altra parte c’è solo pace, amore, bontà, accoglienza, ascolto, democrazia anche quando si danneggia, picchia e aggredisce.
Che strana democrazia la nostra. Chiunque può manifestare liberamente le proprie idee…. purché conformi al pensiero unico.
Se alla sinistra gli togliamo l’antifascismo cosa gli rimane?
Gianfredo