Funghi, la stagione comincia senza il tesserino

Le due comunità montane confermano: nessun costo per chi raccoglie. Restano in vigore le regole di sempre su quantità, modalità e trasporto

porcini seconda

Nessun tesserino, nessun pagamento di bollettini postali per chi vorrà cimentarsi quest’anno nella raccolta dei funghi in provincia di Varese.
Le ultime disposizioni regionali, che aprono alla possibilità, da parte dei singoli comuni, di far pagare per riempire il cestino, non verranno applicate.

Molti lettori, su facebook, ci hanno chiesto maggiori informazioni sulla questione. In questo articolo sono raccolte le principali informazioni da sapere per chi intende andare per funghi.

LE DECISIONI – Luciano Pezza, vice presidente della comunità montana Valli del Verbano con delega all’agricoltura spiega: “La legge regionale è stata approvata alla fine di luglio e dà facoltà ai comuni di far pagare il tesserino. Nel caso essi appartengano alla comunità montana, tuttavia, spetta all’ente farsi carico di gestire l’attivazione di questo servizio. Quest’anno, visti i tempi e in accordo coi capigruppo di maggiornaza e minoranza, abbiamo deciso di non cambiare nulla. Per l’anno prossimo vedrermo».

Una scelta analoga, anche se con motivazioni differenti – l’intento è quello di non far pagare i residenti – è stato adottato qualche settimana fa dalla comunità montana del Piambello. Con entrambe le comunità montane che continuano con la gratuità della raccolta, quindi, nella quasi totalità del territorio provinciale “buono” per i funghi, la raccolta è gratis.

RESTANO LE REGOLE – Dall’alba al tramonto, non più di tre chili al giorno per persona e contenitori rigidi per il trasporto: queste le principali regole previste per la raccolta dei funghi che vanno rispettate per non prendere la multa.
Le altre disposizioni sono: pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli, mentre non sussiste obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre a riconoscimento degli ispettori micologici. La raccolta è consentita in maniera esclusivamente manuale, senza l’impiego di alcun attrezzo. Inoltre è vietata la raccolta nella aree di nuovo rimboschimento fino a che non siano trascorsi 15 anni dalla messa a dimora delle piante.

SICUREZZA – Due precauzioni: attenzione alla montagna e ai luoghi frequentati durante la raccolta; in caso di incertezza rivolgersi agli sportelli micologici della Asl.

QUALI FUNGHI RACCOGLIERE – Varesenews nei giorni scorsi ha fatto una sommaria gallery di quali sono i funghi che si incontrano con maggior frequenza nelle nostre valli. Per saperne di più, la comunità montana Valli del Verbano mette a disposizione una pubblicazione in pdf che mostra tutte le specie che possono trovarsi nei boschi – commestibili e velenose – oltre alle regole per la raccolta.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Settembre 2015
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