Imprenditori belgi al MarkerBot innovation center della Liuc
La delegazione ha incontrato i responsabili del centro e l'Unione degli industriali della provincia di Varese

Prime visite dall’estero al MakerBot Innovation Center della LIUC – Università Cattaneo, che oggi ha ospitato una delegazione di 22 imprenditori del Belgio, titolari di medie aziende di svariati settori e che frequentano un corso MBA presso la Vlerick Business School a Gent.
Il MakerBot Innovation Center della LIUC è il primo in Europa, frutto dell’accordo siglato con MakerBot Europe (MakerBot è una delle prime e più note aziende produttrici di stampanti 3D) e si basa su 20 stampanti 3D collegate in rete, utilizzate per la formazione di imprese, professionisti (come ingegneri e architetti), studenti LIUC, studenti e docenti delle scuole.
La visita è nata dall’interesse di queste imprese belghe per le applicazioni pratiche delle stampanti 3D e si inserisce tra le iniziative portate avanti dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese nell’ambito del più ampio progetto Grand Tour Expo, con lo scopo di cogliere l’occasione dell’Esposizione Universale per convogliare sul territorio varesino la visita di delegazioni di imprenditori stranieri.
I ricercatori di SmartUp – Laboratorio Fabbricazione Digitale (progetto sviluppato congiuntamente dalla LIUC e dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese) hanno illustrato le principali attività del centro, con un focus sulla formazione per le imprese, i trend nel mondo del 3D printing, gli scenari futuri della manifattura 3.0 e il rapporto costi – benefici rispetto alla manifattura tradizionale.
L’incontro, che ha posto le basi per future collaborazioni con le imprese intervenute per attività di ricerca e consulenza, è stato anche l’occasione per una presentazione delle attività dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese a cura di Marco De Battista, Coordinatore Aree Economiche dell’Associazione stessa: “La creazione all’interno della LIUC del primo MakerBot Innovation Center ha lo scopo di fare di questa Università un punto di riferimento nazionale e internazionale per quanto riguarda lo sviluppo nelle imprese, anche manifatturiere, della fabbricazione digitale. In quest’ottica incontri come quelli di oggi, da una parte, dimostrano la bontà dell’idea e, dall’altra, rappresentano momenti importanti per creare nuove forme di collaborazione con le altre economie locali europee”.
Nello specifico, quella del Belgio, dove l’industria varesina ha esportato, nei primi 6 mesi del 2015, prodotti per un valore di 110,4 milioni di euro, il 31,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2014, quando i livelli erano di 83,7 milioni. In particolare l’export varesino con destinazione il mercato belga si concentra nei prodotti del tessile e abbigliamento (7,2 milioni di euro), nelle materie plastiche (16 milioni), nei prodotti in metallo (4,5 milioni), nelle macchine (9,8 milioni), negli aeromobili (15 milioni), nei prodotti chimici (3,9 milioni).
Da parte nostra, invece, Varese ha importato dal Belgio, sempre nei primi 6 mesi del 2015, prodotti per un totale di 148,3 milioni di euro. Anche in questo caso il trend è in aumento: +2,2% rispetto al primo semestre 2014. Nello specifico i prodotti belgi con destinazione il Varesotto si concentrano maggiormente nei settori della chimica (78,8 milioni di euro), della plastica (4 milioni), del vetro (3,9 milioni), dei mezzi di trasporto e degli autoveicoli (7,2 milioni).
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