La Russa: “Lavoriamo per l’unità del centrodestra”

«Lavoriamo ventre a terra per l’unità del centrodestra. L’obbiettivo rimane non far vincere la sinistra». Fratelli d’Italia apre una nuova nuova sede a Gallarate e Ignazio La Russa traccia la nuova rotta: son passati solo due mesi o poco più dalla precedente visita di La Russa in città (vedi qui), ma lo scenario politico è cambiato e ora l’ipotesi di una destra che ricompatti anche Forza Italia sembra ritornare pienamente praticabile.

A luglio Fratelli d’Italia aveva espresso una posizione molto chiara: «Mai con chi favorisce la sinistra», intendendo prima di tutto Ncd, ma allargando anche a Forza Italia considerata troppo attendista e debole nell’opposizione al governo Renzi. A distanza di qualche mese, però, il rapporto pare cambiato, a Roma come a Gallarate: Salvini ha timidamente aperto (da posizione di forza) a Forza Italia e anche Fratelli d’Italia non sembra più così critica verso il partito di Berlusconi. «Siamo qui per unire la destra e cercheremo di evitare quelli che stanno al centro e ogni tanto scivolano a sinistra» ha esordito Luca Gnocchi, coordinatore del circolo locale di Fratelli d’Italia, padrone di casa nella nuova sede insieme al vicecoordinatore provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni.

«Auspichiamo che a Varese città ci sia unità del centrodestra, ma evidentemente siamo impegnati a riconquistare anche questa città» aggiunge l’onorevole Paola Frassinetti, parlando esplicitamente dell’ipotesi di avere «alleati di Forza Italia e della Lega». Ignazio La Russa dice: «Spazio a chiunque vuole lavorare con noi ed esprime idee di destra, basta che abbia la fedina penale pulita». L’ex “colonnello di An” parla del governo Renzi inefficace («un mare di promesse ma pochi risultati»), criticabile sul piano delle riforme che hanno trasformato o trasformerebbero Province e Senato in enti di secondo livello, non eletti direttamente dai cittadini. La Russa si dilunga anche sulla politica estera e sul tema rifugiati, ipotizzando come soluzione un «enorme centro per rifugiati in Libia, per esaminare là le domande d’asilo e distribuire chi ha diritto in tutta Europa, con quote per ogni Paese»: «o così o l’Italia se ne va dall’Europa». Quanto al rapporto complesso con le nuove etnie, La Russa sintetizza: «Il colore della pelle non è un problema, lo è la società multietnica, quella che nega il presepe o vuole il matrimonio tra due uomini e due donne sulla base del fatto che c’è amore: finiremo ad avere anche ai matrimoni con i cani, se si considera solo l’amore come condizione».

Il circolo è «una scommessa vinta», commenta soddisfatto Giuseppe De Bernardi Martignoni, che con la sua consueta dose di ironia e malizia ricorda che un tempo in via Venegoni c’era la sede di un gruppo della sinistra extraparlamentare. All’incontro hanno partecipato anche i delegati di altre segreterie politiche cittadine, Lega e Forza Italia in testa, c’erano Alberto Bilardo (appunto per FI) ma anche Gianni Sparacia, l’ex forzista che sta preparando una sua lista personale in vista del 2016.
«Settimana prossima cercheremo di riunire qui tutto il centrodestra» dice il coordinatore dell’area del Gallaratese, Salvatore Marino, che si lascia sfuggire il riferimento più critico, parlando di «Forza Italia ancora affetta da virus della PDite» (intesa come forma patologica di vicinanza al Pd). In Fratelli d’Italia sembra ricomporsi invece il dualismo visto prima dell’estate, tra il circolo a guida Luca Gnocchi e quello rappresentato da Tiziano Fracchia: Fracchia (che a giugno aveva firmato un “manifesto” verso il 2016 con Forza Italia e Udc, vedi qui) è intervenuto all’inaugurazione della sede. La Russa – rispolverando la massima mussoliniana –  ha parlato del primo circolo come «l’aratro che ha tracciato il solco» affiancato ora – sempre secondo le parole del Ventennio – dalla «spada» del nuovo circolo.