Trovatelli, cosa fare per stare senza pensieri
Come comportarsi dopo aver trovato un cane che si è perso. Risponde l'esperto con suggerimenti e numeri di telefono attivi anche nei festivi
“Ho trovato questo cane fuori casa: che devo fare? Varesenews, aiuto!”.
Si moltiplicano, soprattutto su Facebook le richieste di questo genere che i nostri lettori costantemente e spesso nei weekend ci inoltrano per avere informazioni.
Insieme al dottor Eraldo Oggioni, direttore del Dipartimento veterinario Asl Varese, abbiamo analizzato tutti i comportamenti da tenere quando si trova un cane randagio.
PRIMA DI INIZIARE – La premessa ha a che fare con buon senso e l’esperienza: da applicare sempre quando si ha a che fare con animali che non si conoscono. Regole semplici ma da avere ben chiare. Non mettere in gioco al propria vita in mezzo al traffico per recuperare un animale, non avvicinarsi e rischiare di essere morsi se ha comportamenti ostili: i fatti di cronaca legati a queste situazioni ce lo insegnano.
Ad esempio, se si è in grado di riconoscere un atteggiamento affettuoso di un cane, lo si può avvicinare e addirittura legare al guinzaglio (vedremo come costruirne uno). La cosa che in nessun caso va fatta è quella di far salire sulla propria auto un animale, specialmente se è ferito.
NON SCAPPARE – «La prima cosa da fare – spiega il dottor Oggioni – consiste nel limitare le possibilità di fuga dell’animale. Se trovate un cane fuori casa, per esempio, lo potete accompagnare in un giardino, o in un cortile, e da lì poi allertare chi di dovere.
Per avvicinare il cane è necessario conquistare la sua fiducia; quindi se non manifesta comportamenti ostili basterà aprire la mano, farsi annusare, e con calma accompagnarlo nel posto sicuro. In questo modo l’animale può attendere l’accalappia cani che solitamente impiega circa mezzora, 40 minuti, per arrivare. Altrimenti potrebbe scappare, facendo uscire a vuoto il personale».
CHI CHIAMARE – «La regola vuole che si avverta la polizia locale del luogo in cui ci si trova, in modo che poi venga allertato l’accalappia cani – spiega Oggioni – . Succede che in alcuni casi siano gli agenti stessi ad occuparsi della cattura del cane. In alternativa si può contattare, in orari d’ufficio, il servizio veterinario dell’Asl competente a livello territoriale».
I distretti veterinari del Varesotto sono due, a nord e a sud della provincia, con diversi uffici (Varese, Arcisate, Laveno Mombello e Luino a Nord ; Gallarate, Angera, Busto Arsizio, Gazzada Schianno e Tradate a Sud .
Trovare un cane che si è perso può costituire però un problema nel fine settimana, quando i comandi della polizia locale in alcuni comuni sono meno raggiungibili. Cosa bisogna fare in questi casi?
«Fra le 17.00 di ogni giorno e fino alle 8.00 del giorno successivo e 24 ore su 24 nei festivi e prefestivi si può contattare direttamente l’Asl al numero 0332.277.111: a questo numero si può richiedere l’attivazione del servizio».
CIBO – Siamo nel cortile o nel giardino dove abbiamo messo il trovatello: è necessario nutrirlo fino all’arrivo del personale?
«Di regola no – spiega il dottor Oggioni – . Ma in alcune circostanze si può per esempio dargli dell’acqua, oppure, se c’è già cibo per altri animali, non impedirgli di consumarlo se si avvicina. I tempi per l’arrivo del servizio accalappia cani sono di solito abbastanza contenuti: non è necessario offrire a tutti i costi cibo all’animale, che tra l’altro si appresta a salire su di un veicolo»
PER STRADA: COME COSTRUIRE UN GUINZAGLIO – «Se mi si avvicina un cane senza padrone, che si lascia prendere e mi trovo in una zona dove tenerlo custodito risulta difficile, è meglio tenerlo al guinzaglio. Se non ne ho uno a disposizione posso utilizzare una cintura e legarla al cinturino dell’animale, se ne porta uno al collo, fissandola con la fibbia» – spiega Oggioni. In questo modo si può trattenere l’animale fino all’arrivo del personale.
MAI IN AUTO – Se sono in macchina, magari in zona trafficata? «Far salire in auto un animale è una cosa da non fare mai, in nessun caso, specialmente di fronte ad animali feriti – spiega il veterinario – . In questi frangenti meglio, se possibile, fermarsi e chiamare.
È capitato di persone che hanno fatto salire l’animale in auto e siano scese per telefonare, col risultato di dover chiamare poi il carro attrezzi e andare direttamente al canile perché il cane percepiva come un pericolo il tentativo di ingresso nell’auto da parte del legittimo proprietario». Per non parlare, poi, del rischio di fare incidenti per via di un cane lasciato libero nell’abitacolo.
LA TARGHETTA E I VECCHIETTI – «Può accadere che il cane abbia una targa al collo con inciso il numero di telefono del proprietario. È chiaro che in questi casi si può tentare di avvertire direttamente il padrone per segnalargli la presenza dell’animale. In caso contrario, la procedura è sempre la stessa».
Esistono altri segni di riconoscimento dei cani, come ad esempio il tatuaggio?
«I cani non vengono più tatuati dal 2004 – conclude il dottor Oggioni – . Può accadere che ve ne sia qualcuno ancora col tatuaggio. Anzi, spesso sono proprio i cani anziani a perdersi. In questo caso sarà cura del personale risalire al padrone».
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