Tutti i segreti di una casa in legno

Alla Festa del legno organizzata dalla Novello l'occasione di visitare la sede produttiva, il più grande capannone industriale in legno d'Europa, e per conoscere tante curiosità e sfatare altrettante leggende su questo materiale naturale

casa novello

Quanto ne sapete di case in legno? Se state pensando a baite, case sugli alberi o casette per gli attrezzi probabilmente non tutto quello che c’è da sapere. Perché le costruzioni in legno sono questo ma da qualche tempo anche molto molto di più.

Ne sa qualcosa chi ha visto l’edifico industriale in legno più grande d’Europa costruito come propria sede produttiva in provincia di Varese dalla Novello Srl. E l’azienda, che proprio di costruzioni in legno si occupa, ha deciso di aprire le porte della propria sede al pubblico in occasione della Festa del legno che si terrà sabato 26 settembre in via Ronchetti ad Oggiona Santo Stefano. IL PROGRAMMA

Un’occasione per conoscere tante curiosità e sfatare altrettante leggende sul legno: il migliore e il più naturale  materiale al mondo anche per le costruzioni. Basti dire che Novello lo ha scelto per costruire il proprio capannone industriale, una struttura in legno da 17mila metri quadrati realizzato con le più raffinate tecniche di bioedilizia e le migliori tecnologie per ridurre al minimo il suo impatto ambientale.

Casa in legno, infatti, oggi significa molto di più di quello che siamo portati a pensare. Le tecnologie dell’edilizia ecosostenibile hanno permesso di estendere molto i concetti di robustezza e flessibilità legati all’utilizzo del legno nelle costruzioni, rendendolo capace di sostenere la struttura di case e palazzi anche di molti piani con risultati di sicurezza antisismica superiori a qualsiasi altra costruzione tradizionale.

Si tratta di quel metodo costruttivo oggi conosciuto come prefabbricazione in legno, in grado oltretutto di ridurre drasticamente la durata dei cantieri e garantire una migliore resa energetica delle abitazioni.

«Quando abbiamo abbiamo deciso di avviare l’attività di bioedilizia eravamo così convinti della sua qualità che la prima cosa che abbiamo costruito è stato il nostro capannone – racconta Moreno Novello, proprietario dell’azienda omonima -. Oggi questa struttura è praticamente autosufficiente ed ecosostenibile: l’energia per funzionare la ricava dal sole, le acque le recupera dalle piogge e le pareti in legno garantiscono fresco d’estate e una temperatura sostenibile anche d’inverno senza il bisogno di riscaldamento. Con questi risultati abbiamo cominciato a produrre e vendere le nostre case».

Di aziende che si occupano di bioedilizia e case in legno ce ne sono molte e di grandi dimensioni, soprattutto quelle attive nel nord Europa, ma Novello è un’eccellenza tutta varesina e quando doveva scegliere dove costruire la propria sede ha scelto di rimanere sul territorio, sfruttando un’area storica nel comune di Oggiona Santo Stefano.

«Quello che ci ha spinto ad intraprendere questa attività è l’amore per il legno – racconta Novello -. È un materiale naturale dalle caratteristiche uniche. Il suo utilizzo, se fatto con criterio, è pienamente sostenibile e benefico per l’ambiente, la sua presenza nelle abitazioni garantisce confort e proprietà acustiche irripetibili, le sue proprietà lo rendono perfetto per massimizzare l’efficenza termica degli ambienti e la sua versatilità, unita alle nuove tecnologie, permette un impiego veramente senza limiti in qualunque tipo di costruzione». Non è un caso che il legno è il modo più semplice per raggiungere le più alte certificazioni energetiche di un’abitazione.

Alla Festa del legno del 26 settembre l’azienda vuole far passare proprio questi messaggi, che sono culturali ancor prima che una scelta edilizia. «Il legno rappresenta il futuro dell’edilizia su questo non c’è dubbio – racconta Novello -, bisogna solo comprendere tutte le sue proprietà e sfatare molti miti. Ad esempio quello della paura degli incendi. Le case in legno che vengono costruite con le tecnologie odierne hanno lo stesso rischio di bruciare di qualunque altra costruzione tradizionale con la differenza, però, che mentre le altre abitazioni con il calore perdono stabilità velocemente rischiando di crollare, il legno no. Il legno brucia ma non perde la propria solidità se non dopo un tempo lunghissimo che permette di tutelare la sicurezza umana».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Settembre 2015
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