Busto Grande, parte la lunga volata verso il voto
Per anni su opposti fronti, avversari in consiglio comunale e ora, alla vigilia della corsa per la poltrona di sindaco post era Farioli, insieme con la nuova formazione Busto Grande
Che cos’è la destra, cos’è la sinistra? Probabilmente dalle parti di Busto Arsizio Giorgio Gaber andava forte, almeno stando a quanto si sono messi in testa Francesco Checco Lattuada e Antonello Corrado, il primo storico esponente della destra dura, pura e fascista, il secondo orgogliosamente comunista.
Per anni su opposti fronti, avversari in consiglio comunale, divisi da appartenenze ideologiche inconciliabili e ora, alla vigilia della corsa per la poltrona di sindaco post era Farioli, insieme con la nuova formazione Busto Grande, presentata alla cittadinanza alle 18 di questo uggioso sabato 3 ottobre.
Con loro una ventina di attivisti che si riuniscono settimanalmente per stendere i punti di un programma ancora da definire e una cinquantina di simpatizzanti «che arrivano da ogni parte, ex leghisti, ex Pd, ultracattolici e neofiti della politica – spiega Corrado -. L’idea nasce dalla voglia di fare qualcosa di concreto per la città. Ci siamo rotti di sentir parlare di destra, sinistra, divisioni inutili al giorno d’oggi. Abbiamo unito alcuni volenterosi che hanno sempre condiviso piccole cose, magari senza potersele votare a vicenda in consiglio comunale per ragioni di ovvia opportunità politica. D’altra parte il buon senso è il buon senso, e gli stronzi restano stronzi anche se sono nel tuo stesso partito e devi andarci d’accordo per forza».
Il gruppo di Busto Grande lavorerà su sei/sette temi portanti, tra cui il lavoro, le nuove povertà, ambiente, giovani: «Tutti temi che sia io che Checco (Lattuada) abbiamo sempre portato avanti con passione e sui quali spesso ci siamo trovati d’accordo. Il nostro programma lo deciderà la gente di Busto Arsizio: incontreremo i cittadini, li ascolteremo, capiremo cosa vogliono concretamente, senza inutili perdite di tempo. La politica delle parole ci ha stancati, vogliamo fare – spiega Corrado -. Sul lavoro ad esempio vorrei proporre una soluzione innovativa, che porti il Comune a dare in garanzia i più di 600 mila euro di immobili comunali inutilizzati per chi voglia aprire una nuova attività. Si dice sempre che le amministrazioni non hanno soldi e non possono fare nulla, ma non è così, basta volerle fare le cose e si trova il modo. Oggi, finito l’incontro con la cittadinanza andremo come ogni sabato alle 19.30 a portare cibo ai clochard insieme ad altre realtà della città: piccoli gesti che abbiamo sempre fatto e che ora facciamo insieme».
Su chi sarà il candidato sindaco e su ipotesi di corse insieme ad altre formazioni politiche Corrado glissa: «Siamo aperti, non ci chiudiamo – spiega -. Abbiamo cominciato a farci vedere, a presentarci. Faremo incontri e presentazioni, chi vorrà può unirsi a noi. Di sicuro Busto Grande non può dire a priori no a nessuno, vista l’eterogeneità della sua composizione. In molti mi hanno chiesto informazioni, anche consiglieri comunali in carica: qualcuno verrà con noi. Posso escludere fin da ora che io farò il candidato sindaco, l’ho già fatto e mi è bastato. Voglio che passi il concetto cantato da Ligabue: La città è di chi la vive, non di chi la governa. Per questo vogliamo partire ascoltando, cosa che la politica non più da troppo tempo. La gente di Busto che vedrà insieme Lattuada e Corrado cosa penserà? Penso che capirà, perchè sia io che lui ci siamo sempre battuti per le cose concrete, per i bisogni dei cittadini, andando nei quartieri e prestando attenzione massima anche alle piccole richieste».
A chi è intervenuto è stato presentato il gruppo e sono stati consegnati volantini con un questionario, consultabile anche sul sito www.bustogrande.it.
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