Dalla Grande Guerra si levano 42 voci per la pace
Da Ponte di Legno si levano "42 voci per la pace", raccolta di poesie pubblicata da Nomos Edizioni nel centenario della prima guerra mondiale

È un’iniziativa tutt’altro che simbolica quella di Pontedilegno-MirellaCultura, nonostante di simbolo si tratti. “42 voci per la pace“, curato da Gabriele Tacchini, è una raccolta di poesie pubblicata da Nomos Edizioni nel centenario della Grande Guerra. Un messaggio di pace forte che si leva da un paese, Ponte di Legno, scenario di quel conflitto mondiale che porta ancora oggi dentro i ricordi tramandati di generazione in generazione. Una data in particolare è rimasta scolpita nella memoria collettiva del paese: il 27 settembre 1917. Quel giorno i soldati o autriaci appiccarono il fuoco al paese per rappresaglia ai bombardamenti italiani.
Così Eugenio Fontana nella sua prefazione: «Ebbene, nello sconforto e nella speranza, nel pianto e nella gioia, nella sofferenza e nella letizia, dentro queste misteriose e insopprimibili manifestazioni dell’essere umano, se al filosofo tocca scoprire l’unità, la verità, la bontà dell’uomo, al poeta tocca scoprirne la bellezza. Ecco perché la poesia è il linguaggio più difficile a comprendersi ma è l’unico in grado di aprire un passaggio verso l’infinita, eterna Bellezza».
«Per ricordare questo centenario- scrive Andrea Bulferetti – abbiamo pensato a un totem dedicato alla pace. Noi da queste parti la conosciamo soprattutto come Guerra Bianca perché i soldati italiani e austriaci la combatterono in condizioni estreme, al gelo dell’alta quota, nei settori operativi di Ortles-cevedale e Adamello-Presanella».
Ponte di Legno, che aspira a diventare “paese della poesia“, è disseminato di totem posizionati lungo le strade, ognuno dei quali contiene versi dedicati a un elemento caratterizzante della zona: l’acqua, la neve, la pietra e il vento.
Il nuovo libro rientra nel più ampio progetto “PontedilegnoPoesia” e raccoglie appunto 42 poeti molto diversi tra loro (c’è anche il varesino Fabio Scotto con “La cometa”) sia per espressione poetica che per notorietà. L’ordine di pubblicazione è rigorosamente alfabetico tranne che per l’apertura affidata a Franco Loi, penna del Domenicale del “Sole 24 ore”, i cui versi di “Se vardi el mund” sono stati inseriti nel totem.
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42 voci per la pace
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