“Il candidato per il 2016? Deve parlare ai moderati”

Forza Italia a congresso elegge il suo coordinatore, apre ad un’ampia alleanza, ma chiede «nomi in grado di attrarre l’elettorato moderato». È il messaggio che arriva da Moreno Carù, eletto appunto coordinatore, candidato unico confermato con piena fiducia.

«La scelta dell’alleanza è lo strumento per realizzare i punti della mozione programmatica» premette subito Carù, richiamando la centralità delle idee. Carù parla di una «unione di forze politiche che condividono valori» e apre «ai partiti del centrodestra e alle liste civiche»: «Forza Italia guarda a tutte le forze politiche che offrono alternative a Guenzani: Lega e Fratelli d’Italia, ma anche Ncd e Udc con i dovuti distingui, liste civiche che portano i loro contenuti». Tra gli invitati al congresso, che hanno portato il loro saluto, c’erano così i segretari o capogruppo dei partiti, ma per esempio anche Rocco Longobardi di Gallarate 9.9 (che però sulle alleanze ha ribadito di non fare oggi scelte di campo) e Nuova Generazione Italia, la lista in formazione che fa capo a Sem Pizzuto, ex grillino uscito dal movimento in polemica e su posizioni di destra nazionale.

Forza Italia ha aperto progressivamente, nei due mesi passati, all’ipotesi di un candidato leghista (l’opzione alternativa a un azzurro, in una ipotetica alleanza di centrodestra), ma con alcune condizioni. Carù le ribadisce ancora oggi: «Se qualcuno ha il nome di un candidato lo proponga, noi faremo le nostre proposte: oggi dobbiamo ragionare su una figura che sia valore aggiunto per la coalizione». Tradotto: bene un candidato leghista, ma deve essere una figura che vada oltre l’elettorato a destra: un messaggio alla Lega, che in questi mesi ha tenuto il punto su una candidatura di partito, che incarni la fedeltà alla linea di Salvini. Forza Italia preferirebbe una soluzione diversa: «c’è il rischio che un candidato solo di bandiera non attragga quell’elettorato moderato che – non dimentichiamocelo – è quello che va anche a ingrossare le file dell’astensione». Insomma: sul “colore” del candidato sindaco si può discutere, ma il profilo tracciato è chiaro ed è diverso dall’ipotetico sindaco leghista duro e puro («modello Fagioli») finora sostenuto dal carroccio.

Per il resto, c’è l’appello a «tutte le forze responsabili che vogliano contrapporsi ad attuale amministrazione, che sappiamo esserci in città», quella sinistra indicata come «vero nemico» dal segretario del carroccio Zibetti nel suo saluto ai forzisti. E i temi richiamati da Forza Italia? L’attenzione alla persona; la piena dignità della politica di fronte all’antipolitica («fare politica non è una parolaccia, è una cosa bella e seria»); l’attenzione alla famiglia naturale cardine della società civile, «con la tutela delle unione civili ma che non siano preludio alle adozioni omosessuali»; la centralità del tema della sicurezza, «perché un problema in città c’è, su questo fronte».