Il futuro del Farina? «Lo deciderà un bando pubblico»
E’ scaduta la convenzione per la gestione dello stabile ex sede della proloco. Il sindaco: “Mai avuto problemi, ma a decidere sono criteri di economicità”
Un incontro pubblico sul futuro del “Farina” di Cassano Valcuvia.
Un sos per non far morire l’associazione culturale che da anni organizza iniziative nel piccolo centro della Valle e che giriamo al sindaco Marco Magrini: il Comune, infatti, è l’ente proprietario dello stabile nell’area San Giuseppe, l’ex sede della Proloco del paese.
Sindaco: cosa succede al Farina? «Succedono due cose: è scaduta la convenzione che regola l’affitto dell’immobile, ed è pervenuta una richiesta in Comune per abbassare le spese d’affitto da 6.500 euro annui a circa la metà – spiega Magrini – . Io ho risposto a questa richiesta dicendo che non posso farlo se non attraverso un altro bando di gara. Il Farina in questi anni ha fatto un buon lavoro, hanno più volte collaborato con diverse iniziative promosse dal Comune. E’ stata mossa anche la proposta di ammodernare lo stabile. Siamo disponibili come amministrazione a operare questi lavori, ma è chiaro che questo comporterà dei costi».
Quindi sarà un bando di gara a stabilire se il Farina potrà nuovamente gestire la struttura o se questa avrà un nuovo gestore. «Certo – spiega il sindaco – le finalità del progetto dovranno essere le stesse del Farina. Solo spero che si riesca a coinvolgere di più il paese»
Cioè? «In questi anni anche altre – continua Magrini – vedi Teatro Periferico, scuola tennis, o rugby hanno riscosso un certo successo in termini di pubblico. Solo che i residenti non partecipano, non sembrano essere coinvolti da quanto viene fatto per dare vita a Cassano. Mi auguro che in futuro vi sia un maggior coinvolgimento attivo da parte dei residenti».
Magrini spiega che la questione verrà dibattuta in consiglio comunale, e che si confronterà con gli altri amministratori per un’eventuale partecipazione all’incontro previsto per il prossimo 25 ottobre: «Anche se dal tono di quanto ho letto – continua il primo cittadino – mi sembra siano alla ricerca di qualcuno che dia loro una mano o di finanziatori veri e propri, per sostenere economicamente il progetto».
In paese oltre alle attività del Farina esiste anche “L’angolo dei sapori”: uno spaccio di prodotti locali con annesso un piccolo ristorante. Poi più nulla. «Forse riaprirà il bar della piazza» conclude Magrini, «c’è una persona interessata. Ma se ne parlerà tra qualche mese».
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