MV Agusta e il sogno MotoGP: ecco perché può diventare realtà
L'accordo con il manager Cuzari, i test affidati a Melandri, il cambio di regolamento. Ecco perché alla Schiranna non è più un'utopia pensare al Motomondiale

Da quando la famiglia Castiglioni – erano gli anni Novanta – ha rispolverato il marchio MV Agusta e lo ha rimesso sulle fiancate delle motociclette costruite a Varese, è stato inevitabile guardare in direzione della Schiranna nella speranza di rivedere i bolidi rosso-argento sulle piste delle massime competizioni internazionali. Lo sbarco nel mondo Superbike è già avvenuto da qualche tempo; ora però si va verso il bersaglio più grosso in assoluto, il Motomondiale. E nella serie in cui ha dominato a lungo (75 titoli iridati tra piloti e costruttori), stavolta MV può tornarci per davvero. Vediamo perché.
NEWS 1 – CUZARI – La strada per arrivarci è stata ed è ancora lunga, ma proprio in questi giorni sulle rive del lago di Varese si sta concretizzando un passo avanti di dimensioni molto importanti. MV Agusta infatti ha appena comunicato due notizie di primissimo piano: la prima riguarda un manager, Giovanni Cuzari, attualmente a capo del team Forward Racing che gareggia con due piloti sia in MotoGp (Bradl e Baz, su Yamaha) sia in Moto2 (Corsi e Baldassarri su Kalex). Dal 2016 Cuzari, che continuerà ad avere la propria struttura nel Motomondiale, diventerà anche team principal (e cioè la massima figura in pista) del Reparto Corse MV Agusta, la squadra ufficiale attualmente impiegata nei campionati Superbike e Supersport.
NEWS 2 – MELANDRI – Allo stesso tempo Mv Agusta si è accordata con un pilota italiano di gran nome (seppur in calo rispetto a qualche anno fa) per svolgere una serie di test in vista del 2016. Si tratta del ravennate Marco Melandri, 33 anni, iridato in classe 250 nel 2002: “Macho”, probabilmente prima della fine dell’anno, salirà in sella alla F4 RC per fare da consulente nella messa a punto della moto. In teoria il suo impegno finirà qui e da Schiranna si stoppa qualsiasi altra voce di “mercato”, ma è normale pensare che se ci saranno le condizioni giuste (sponsor, moto competitiva, motivazioni del pilota…) non è detto che dal rapporto nasca qualcosa di più.
LA BOMBA: MOTOGP DAL 2017 – Ed eccoci alla parte più succosa, che spiega questi movimenti autunnali. MV Agusta ora non fa più mistero di guardare alla partecipazione alla MotoGp a partire dal campionato 2017, in pratica da dopodomani. Lo ha confermato anche il presidente del gruppo, Giovanni Castiglioni: «Le competizioni hanno un valore altamente strategico per il nostro marchio; siamo vincenti in Supersport, in crescita in Superbike ma il nostro futuro deve avere come obiettivo la MotoGP».

LO SCENARIO – Lo stesso Castiglioni meno di due anni fa dichiarava a VareseNews queste parole, rispondendo a una domanda su un possibile approdo alla MotoGp.
«No, questo lo escludo, perché per un’azienda come la nostra la partecipazione a quel campionato non ha senso. Al di là dei costi, che diminuiranno nel Motomondiale e che comunque anche in Superbike non sono leggeri, in questo mondo possiamo sviluppare le moto che poi metteremo in commercio, ed è quello che ci interessa».
Cosa dunque è variato per far cambiare così radicalmente idea al giovane presidente di MV? In sostanza dal 2017 la Dorna, la società spagnola che gestisce il Motomondiale, farà entrare in vigore un nuovo regolamento che prevede di dare un posto garantito in MotoGp (e una serie importante di agevolazioni e fondi) a sei Case ufficiali che dimostreranno di avere un team e un progetto adatti a partecipare alla massima competizione motoristica. Di queste, sono già certe le attuali “star” del Motomondiale e cioé Honda, Yamaha, Suzuki e Ducati. Resterebbero due posti per i quali si potrebbe pensare in primis a Kawasaki e Ktm ma la “verdona” giapponese al momento è molto più attenta alla Superbike. Ecco dunque che MV si è portata avanti, alleandosi con la Forward Racing di Cuzari per avere una struttura già pronta in MotoGp. E comunque, dal 2017, anche il regolamento tecnico sarà più “morbido” e accessibile a una Casa importante ma non ricca e grande – in confronto alle giapponesi – come MV Agusta.
IL 2016 – Da qui ad allora c’è sempre una stagione nel mezzo, quella 2016, in cui MV Agusta sarà di nuovo al via dei campionati Superbike e Supersport: nel primo il cammino è stato finora un po’ arduo, nel secondo invece i risultati sono arrivati. Il bresciano Lorenzo Zanetti, con un secondo e cinque terzi posti, ha chiuso il Mondiale al terzo posto; il suo compagno di squadra francese Jules Cluzel – fermato da un infortunio – è giunto quarto (ha saltato le ultime tre gare) ha collezionato tre vittorie, quattro secondi posti e sei pole position. Un vero boss della categoria. I due portacolori rossoargento sono teoricamente confermati per il 2016, ma come per tutti gli sport il “mercato” può riservare sorprese. MV Agusta ha anche assicurato la partecipazione alla Superbike con una moto (nel 2015 affidata a Leon Camier). O forse, ripensando a Melandri, sarebbe più giusto dire “con almeno una moto”…
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