Primarie, si parte: definite le regole
Introdotti anche limiti sui costi e obbligo di trasparenza sui finanziamenti della campagna elettorale. Oltre cento le persone coinvolte per la "macchina" della consultazione nel centrosinistra
Il centrosinistra a Varese si prepara alle primarie per individuare il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra nata dall’accordo tra Partito Democratico e lista civica Varese 2.0. Sono fissate per il 13 dicembre: “Primarie del giorno di Santa Lucia”, si voterà dalle 8 alle 20.
Le regole per la competizione (quattro i candidati che si stanno attivando per raccogliere le firme) sono state presentate alla Galleria Ghiggini, sede di rappresentanza del Comitato promotore. «Un luogo che è segno dell’apertura alla società civile e alla città» spiegano Luca Paris (Pd), Monica Onida (presidente del comitato promotore), Cesare Chiericati e Valerio Crugnola (comitato Varese 2.0)
Il Comitato è composto da Daniela Pontecorvo, Alessandro Milani, Alessandro Ceccoli (tesoriere), Crugnola, Mirabelli, Marco Regazzoni, Roberto Molinari, Manuela Musciatelli, Emanuele Di Toro, Luca Paris, Monica Onida. «A questo si aggiungeranno eventuali singoli rappresentanti dei candidati. Poi ci sarà anche comitato di garanti» aggiunge la presidente, avvocato Onida.
Chi può votare
Possono votare cittadini italiani, ma anche cittadini europei o non comunitari residenti regolarmente nel Comune di Varese. Le primarie sono aperte anche a chi, pur non maggiorenne, ha già compiuto 16 anni (alla data del 13 dicembre). Chi non ha certificato dovrà preregistrarsi entro le 12 dell’ottavo giorno antecedente le primarie in via Monterosa (sede operativa del comitato). «Uno dei punti importanti – ha aggiunto Luca Paris – è proprio la preregistrazione almeno otto giorni prima dei cittadini minori o dei cittadini stranieri». La norma è stata introdotta, facendo tesoro delle ormai tante esperienze, per evitare ogni polemica: «il comitato comunicherà al seggio di assegnazione i nomi di chi si preregistrerà».
I due euro per partecipare
«I due euro che ogni elettore delle primarie s’impegna a versare – puntualizza Valerio Crugnola, di Varese 2.0 – non vanno al Pd, ma servono a coprire parzialmente i costi della consultazione: non è un finanziamento a un partito, è un modo per finanziare una consultazione democratica». «Solo intorno ai seggi – continua Paris – ruoteranno 100 volontari», per la gestione dell’intera macchina e dei singoli seggi (a Varese normalmente se ne allestiscono normalmente da 5 a 10).
I requisiti per i candidati
Le singole candidature devono essere sottoscritte da non meno di 250 e non più di 350 cittadini residenti nel Comune, che abbiano diritto di voto e dichiarino di essere elettori della coalizione. La raccolta delle firme è partita il 28 ottobre, il limite massimo sono le ore 18 del 12 novembre 2015.
Trasparenza sui costi della campagna elettorale
Ogni candidato non potrà spendere più di 5000 euro, le donazioni dovranno essere registrate e non potranno superare i 300 euro per ogni persona fisica o giuridica: alla fine il rendiconto sarà reso pubblico dal Comitato promotore.
Le primarie “scaldano” il clima in vista delle elezioni
I promotori della consultazione per la scelta del candidato del centrosinistra sottolineano un aspetto: le primarie sono un elemento importante per far crescere interesse e partecipazione in vista del 2016: «Un recente studio ha contato oltre 900 primarie dal 2008: la partecipazione media è stata di un numero di persone pari al 48% rispetto ai voti ottenuti dalla coalizione alle elezioni nazionalei, 30% regionali, 20-22%. Se rientrassimo nella media il dato sarebbe molto alto».
Primo weekend di campagna elettorale
Il primo sabato di mobilitazione ha visto in piazza a raccogliere le firme i candidati Davide Galimberti (Pd, 100 le persone che hanno sottoscritto la sua candidatura) e Daniele Zanzi (Varese 2.0, in Corso Matteotti), Dino De Simone (in piazza XX settembre).
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