“Sono solo giovani legati ad associazioni di destra”
La risposta di Alfonso Indelicato alle cretiche mosse da partiti e associazioni contro il patrocinio dato dal Comune all'evento del 15 novembre organizzato dall'associazione Wolf of the ring

La risposta di Alfonso Indelicato alle cretiche mosse da partiti e associazioni contro il patrocinio dato dal Comune all’evento del 15 novembre organizzato dall’associazione Wolf of the ring:
Leggendo sulla stampa saronnese gli interventi di partiti e formazioni della Sinistra circa la programmata manifestazione sportiva del 15 novembre al PalaDozio, hai l’impressione che una brigata di carri armati Tigre, al comando del redivivo comandante Wittmann, si sia attestata all’imbocco di via Roma, pronta a penetrare in città e a schierarsi a raggiera di fronte alla Prepositurale, brandeggiando i cannoni da 88. Sventolio di vessilli con la croce uncinata, Horst Wessel Lied strombazzato a palla dagli altoparlanti in torretta, ordini secchi impartiti dagli ufficiali vestiti di nero.
Poi leggi, ti informi, e scopri che si tratta di molto meno: un’esibizione di tecniche di difesa personale dedicato alle donne saronnesi. E che gli organizzatori non sono spietati carristi delle SS, ma giovani legati alle Associazioni di Destra “Wolf of the ring” e “Bran.co branca comunitaria Onlus”.
Non fa niente: c’è chi si limita a chiedere al Comune la revoca del patrocinio concesso alla manifestazione, chi vuole che quest’ultima, semplicemente, venga proibita. Rumoreggia l’ANPI, i cui membri sono come gli Immortali di Serse, e non sono da meno le “donne saronnesi” che si cimentano nell’esegesi in chiave psicologica dell’espressione “nostre donne” utilizzata nella richiesta di patrocinio: sarebbe, questa, un indizio di mentalità “razzista e patriarcale”. Siamo mica povere sfigate, che per difenderci abbiamo bisogno di istruttori maschi, per di più nazisti!
Queste ultime osservazioni ti colgono invero un po’ di sorpresa, poiché pensavi che il vetero-femminismo fosse ormai superato e travolto dalla nuova frontiera del gender, che fa finalmente pulizia di uomini e donne e simili corbellerie in nome del liquido e postmoderno mondo nuovo. E invece no: torna il bel tempo antico dell’”io sono mia” e delle mani sollevate e unite a triangolo per mimare la forma dell’imene.
Contente loro contenti tutti, verrebbe da dire. Poi ti ricordi che non i carri Tigre entreranno a Saronno, ma giovani istruttori di difesa personale. E ti domandi se era il caso di fare tanto can can.
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