“Benvenuti nel parco del Lago Maggiore”
Dalle bellezze del paesaggio a tante possibilità di fare sport. Regione e Camera di Commercio puntano sul "turismo attivo" e lanciano lo slogan #Doyoulake?
Il Lago Maggiore da visitare e vivere come un vero e proprio parco naturale: un luogo dove è possibile praticare sport e allo stesso tempo godersi un paesaggio unico e scoprire il ricco patrimonio di arte e cultura. Regione Lombardia e Camera di Commercio hanno firmato oggi a Sesto Calende un protocollo di intesa per sviluppare la promozione turistica della provincia puntando sulle potenzialità dell’area del Verbano. L’accordo, con il quale la Regione mette a disposizione 300mila euro (su un totale di 1,2 milioni stanziati in Lombardia per lo sviluppo turistico dei territori lacuali), è stato siglato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini e dal presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan e presentato dal sindaco di Sesto, Marco Colombo e da Sabrina Guglielmetti di Promovarese.
LAGO MAGGIORE #DOYOULAKE?
La sottoscrizione di questo progetto giunge dopo un percorso avviato nell’autunno 2013 con l’accordo per i club di prodotto. Sei club che hanno realizzato pacchetti legati a un modello di turismo “motivazionale”: persone attratte sul nostro territorio dalla possibilità di trascorrere giornate all’insegna delle loro passioni come il cicloturismo, l’equitazione o il volo a vela ma anche il patrimonio archeologico o una concezione del cibo declinato in una logica di wellness. Nel frattempo Camera di Commercio ha anche ideato una campagna all’insegna del claim #DoYouLake?, giocando sull’assonanza tra il termine “Like” – concetto tanto più importante ora, all’epoca dei social come Facebook – e la parola inglese “Lake” ovvero lago. Una campagna di promozione che, proposta tra gli altri ai visitatori di Expo2015, ha riscosso un notevole interesse.
UN TURISMO “GREEN” E ATTIVO
«Questo progetto, che mette al centro un patrimonio ambientale e storico architettonico d’eccellenza quale tutta l’area che insiste sul Lago Maggiore – ha detto Scapolan –, agisce sulla leva del turismo green e “attivo”, legato anche alla pratica sportiva. Un turismo green e all’aria aperta. Un turismo rivolto a un ampio ed eterogeneo target di fruitori. Abbiamo il brand “Lago Maggiore”. Abbiamo asset ambientali che delineano un vero e parco naturale, oltretutto arricchito da un patrimonio artistico-culturale e archeologico di assoluto rilievo. Abbiamo una capacità d’accoglienza che ci ha portato a ricevere sul nostro territorio nel primo semestre dell’anno oltre 581mila persone, in crescita di 50mila unità rispetto all’analogo periodo dello scorso anno». Numeri che per l’assessore Parolini possono essere incrementati: «Per quanto riguarda questo territorio ci sono ampi spazi di miglioramento. La sfida è quella di riuscire a superare la disgregazione che spesso caratterizza il modo di proporsi ai visitatori e riuscire a comunicare un messaggio unico e a promuovere un unico grande progetto».
«Il lago Maggiore – ha aggiunto il sindaco Colombo – è favoloso e ha grandi potenzialità. E sopratutto non ha nulla a che invidiare in termini di caratteristiche e qualità ad altre mete turistiche. Dobbiamo lavorare per presentarle al meglio».
DALLE CICLABILI ALLA SPORT COMMISSION
Sono tre gli asset su cui si sviluppa l’iniziativa. Il primo è quello del potenziamento di quattro “gate” naturali d’accesso al Lago Maggiore: Luino, Laveno Mombello, Sesto Calende e Varese sono state individuate come punti d’ingresso informativi e logistici del parco naturale per la loro disponibilità di collegamenti stradali, lacuali e ferroviari. Il secondo asset è rappresentato dal potenziamento, in chiave turistico-sportiva, delle dotazioni per la pratica delle attività all’aria aperta. Il terzo è il consolidamento di un sistema di eventi capace di aumentare la presenza e la permanenza media dei visitatori.
Grazie alle risorse economiche che sono messe a disposizione dalla Regione Lombardia, ci sono insomma le condizioni per avviare un’attività di promozione che potenzi l’attrattività turistica secondo un modello che – favorito anche da un calendario di eventi sportivi – metta a valore gli elementi naturali di cui l’area che insiste sul Lago Maggiore è uno scrigno di ricchezza.
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