Canestri e grinta, la Openjobmetis piace e vince
I biancorossi battono una Torino incompleta con una bella prova collettiva: terza vittoria in una settimana tra campionato e Coppa. Ambiente più sereno, applausi convinti dal pubblico
Se il Varese Calcio cala il tris nel pomeriggio, la Openjobmetis non è da meno in serata: i biancorossi conqustano la terza vittoria nel giro di una settimana e probabilmente offrono al pubblico di Masnago una versione più reale della squadra che coach Paolo Moretti aveva in mente al momento della sua costruzione. Certo, in estate non c’era Ukic, ma proprio la prova non scintillante del croato consegna ai biancorossi ulteriori certezze in vista del futuro.
C’è da dire, a onor del vero, che Torino in questo momento si porta sulle spalle un autotreno di problemi, perché alle assenze di White e Rosselli si è aggiunta quella di Ebi fermato da un problema muscolare. Varese però non è certo in credito con la fortuna né con la sanità e anche questa sera è scesa in campo con un assetto inedito: dentro Kuksiks, fuori Shepherd (motivi disciplinari, a giudicare dalla non spiegazione fornita da Moretti), Galloway in campo e Wayns in panchina.
E nella serata dedicata a Ukic (che sul proprio futuro resta “coperto), è il suo compagno di reparto Daniele Cavaliero a prendersi le luci della ribalta: sono lui e Faye – uno per reparto – a dare le spallate più imprtanti alla resistenza di Torino, diventata sempre più flebile con il passare dei minuti. L’italiano, 21 punti e 6 assist, recita la miglior prova in biancorosso, il senegalese è una piacevole conferma e nella sua prova ruggente trascina anche Davies, autore di un avvio altalenante ma poi ottimo con i suoi movimenti poco esplosivi ma molto tecnici vicino a canestro. Con questo meritato successo Varese si muove così in classifica e raggiunge quota sei, posizione più serena dalla quale proverà ad attaccare anche un’avversaria tosta come Trento tra sette giorni. Prima c’è la gita di Coppa in Svezia, altro test utile per verificare la crescita.
COLPO D’OCCHIO – Il protagonista assoluto del prepartita è senza dubbio Roko Ukic: il nome del play croato è stampato sui fogli che tutto il pubblico di Masnago sventola sulle tribune (ancora non piene: ben sotto i 4000 presenti) e su uno striscione apparso in Curva. Basterà per trattenerlo in biancorosso? Lui resta cauto e non dà alcuna indicazione, ma in tanti ci sperano.
PALLA A DUE – La notizia è già sul tabellone: Jevhon Shepherd, in uscita, non è neppure convocato per la partita. Con l’assenza di Varanauskas quindi, vanno nei 12 sia Galloway (che giocherà) sia Wayns otre all’esordiente Kuksiks. Torino è senza Fantoni e White ma ha ritrovato Mancinelli dalla scorsa settimana: l’ex azzurro è in quintetto con Giachetti. Assente pure Ndudi Ebi che non ha recuperato da un problema muscolare accusato in settimana.
LA PARTITA – Il primo tempo è il festival degli attacchi: le due squadre si rispondono colpo su colpo, con Cavaliero già in gas al pari di Dawkins. C’è anche Galloway a timbrare il suo primo canestro e verso il primo gong Varese allunga (25-19). Torino reagisce subito, scatta bene dopo l’intervallino e sorpassa: gli ospiti, e Ivanov in particolare, dominano a rimbalzo d’attacco e toccano anche il +4 dopo qualche errore di troppo da fuori della Openjobmetis e un tecnico a Faye che fa imbufalire l’ala. Thompson ricuce dall’arco e a metà gara è 41-42.
Dopo la pausa però, come mercoledì scorso, Varese cambia volto: Faye è ferocissimo nell’attaccare Mancinelli e il ferro, Cavaliero prosegue il suo show al tiro e quando si accendono anche Ukic e Davies per Torino è finita. Ci prova Dawkins, che per qualche minuto colpisce la difesa di casa, ma gli ospiti finiscono qui. Al 30′ la gara è quasi in freezer, 68-57.
IL FINALE – Serve un’ultima accelerazione per chiudere i conti, e questa volta Varese la piazza subito. Davies e Faye si scambiano assist sotto canestro, Kuksiks ritrova la tripla e il +20 diventa realtà, con Galloway che regala anche una schiacciata da rombo di tuono. A 3′ dalla fine la Openjobmetis si placa, gli ospiti rosicchiano qualcosa ma senza mai rientrare. Finisce 92-78 e per Varese questo è ben più di un brodino: questa volta ci sono pure i ravioli, e sono anche ripieni per bene.
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