Handling, Sea favorevole a una selezione degli operatori. “Ma nel rispetto della concorrenza”
La società di gestione dell'aeroporto apre all'ipotesi di interventi per garantire la qualità e stabilità dei servizi

Sea punta alla crescita di Malpensa, ma ha al centro anche l’attenzione per il rispetto dei diritti e della dignità di chi lavora in aeroporto. E questo potrebbe passare da una selezione attenta degli operatori di handling aeroportuale, pur nel rispetto della concorrenza.
È il messaggio che i vertici della società aeroportuale vogliono ribadire, dopo la manifestazione dei sindacati contro l’ingresso (mediante Ryanair) di una cooperativa nel settore handling, nelle operazioni di piazzale. Le sigle sindacali hanno infatti chiesto a Ryanair di tornare sui propri passi, ma chiamano in causa anche Sea ed Enac, sul rispetto delle norme che regolano il lavoro e la sicurezza.
Sea parte da un punto: la società di gestione punta alla crescita dello scalo varesino L’avvio di Ryanair, l’ulteriore crescita di Easyjet e – soprattutto – il recente sviluppo dei voli intercontinentali sono il frutto di questo impegno. «Una crescita avviata dopo anni difficili e che vogliamo equilibrata e sostenibile nel tempo» è il messaggio che arriva dai vertici. «Quindi una crescita non a tutti i costi, ma basata sulla competitività e su una sempre migliore qualità dei servizi, che richiede un impegno corale e condiviso da parte di tutti. Il pieno rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori dei nostri aeroporti ne è un presupposto, ribadito nei fatti con l’accordo su SEA handling, che ha consentito tra l’altro la nascita di Airport Handling».
Di qui il messaggio lanciato anche ai sindacati: «SEA non asseconda quindi né tantomeno incoraggia l’affermazione a Malpensa o altrove di modelli di organizzazione del lavoro non coerenti con questo principio. Al contrario, è favorevole a che, come in altri aeroporti italiani e nel rispetto della concorrenza, l’attività di handling sia aperta ad un numero limitato di operatori qualificati, auspicando un intervento in questa direzione delle autorità regolatorie». È un’apertura e una convergenza – pur con cautela – verso le richieste del sindacato, che chiedevano una più attenta valutazione delle società operanti nei servizi di handling, sull’esempio di quanto avviene in aeroporti di Roma.
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