Il problema non è la cooperativa, ma le troppe aziende

"Rischio competizione al ribasso sul costo del lavoro, per questo siamo preoccupati". Liviano Zocchi, della Uitrasporti, risponde alla presa di posizione di Confcooperative, che aveva parlato di mossa "ideologica"

malpensa piazzale aerostazione pista

«Non è la forma cooperativa che preoccupa, è il moltiplicarsi delle aziende di handling e il rischio di una corsa al ribasso sul costo del lavoro. Alla vigilia della giornata di assemblee e cortei di giovedì 5 novembre, la UilTrasporti torna sulla vicenda della nuova cooperativa handling cui si affida Ryanair: Liviano Zocchi, della segreteria Trasporto Aereo del sindacato, risponde all’appello di Confcooperative Insubria, firmato dal presidente Frangi. L’assocazione di categoria delle cooperative di Varese e Como aveva chiesto ieri ai sindacati promotori dell’agitazione di confrontarsi nel merito, proponendosi come «garante» della nuova realtà cooperative che entra sul mercato handling a Malpensa.

liviano-zocchi-uiltrasportiZocchi ribadisce che il sindacato vuole confrontarsi direttamente con Ryanair e precisa: «non è proclamato, al momento, nessuno sciopero ma semplicemente una manifestazione che ha la finalità di evidenziare un fortissimo disagio dettato da un ulteriore cambiamento dirompente con gravissime ricadute» in un aeroporto che da anni vive una fase di assestamento, anche sul fronte del lavoro (Zocchi cita in particolare la chiusura di Sea Handling e l’apertura di Airport Handling, con i suoi 1800 dipendenti e il recente ingresso di un nuovo socio privato)

Secondo: il problema non è la forma cooperativa: «Già l’aeroporto di Malpensa convive con la presenza di Cooperative e quindi già ci confrontiamo con diverse tipologie imprenditoriali in aree  vedi cargo» ricorda Zocchi. «Condividiamo pienamente i principi espressi nel comunicato della Confcooperative contro le false cooperative, contro l’illegalità, il lavoro nero e l’evasione fiscale e contributiva e quindi nulla possiamo eccepire in imprese che seppur in forma di cooperazione svolgono attività con l’obbiettivo esposto dal Presidente Confcooperative.

La Uil Trasporti richiama invece i rischi di «una molteplicità ed un’infinità di imprese in seno all’area rampa dell’aeroporto» (secondo la Uil sono oltre 40 le aziende in possesso della certificazione per lo svolgimento di servizi aeroportuali di terra): indipendentemente dalla forma sociale, già attualmente la presenza di un gran numero di aziende «crea ripercussioni sia da un punto di vista della safety, della security, dalla concorrenza sfrenata rivolta esclusivamente alla riduzione delle tariffe per le prestazioni dei Vettori», in particolare sul più pesante dei costi, quello per il lavoro. Da questo punto di vista, va ricordato che fin dall’inizio i sindacati aderenti alla manifestazione avevano sottolineato proprio questo aspetto e avevano sollecitato Sea a muoversi per un accordo simile a quello attivato a Roma Fiumicino (che limita il numero di imprese concorrenti).

Il punto è anche la presenza di forme di lavoro diverse, con forme di lavoro diverse: «Confcooperative dice che viene applicato il contratto nazionale, ma non basta: non dice quale contratto viene applicato, se quello del trasporto aereo o altro».
Zocchi solleva poi un ultimo, fondamentale punto: «In terzo luogo non ci risulta che una Cooperativa sia affidataria dei servizi a terra di Ryanair, ma bensì l’affidataria è un’altra azienda». Insomma, un subappalto. Ed è anche pr questo che la sigla sindacale frena sul confronto diretto con Confcooperative. Prima di tutto – è il messaggio – il confronto deve partire direttamente da Ryanair.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Novembre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.