Il sindacato di Polizia: “Abbiamo le mani legate, pochi arresti con pochi mezzi”

Masticano amaro gli esponenti del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che hanno commentato la vicenda, avvenuta sabato notte alla stazione di Gallarate, all’unisono. Sia il segretario provinciale Francesco Coppolino, sia il segretario di Gallarate, Christian Menduni, ritengono che «la legge, soprattutto in casi così eclatanti e di forte allarme sociale, dovrebbe prevedere una misura immediata e maggiormente restrittiva, almeno finché nella percezione di tutti e soprattutto di chi delinque, l’incertezza della pena o in alcuni casi addirittura l’impunità, non rappresentino più la triste realtà del nostro sistema giudiziario».

Il segretario locale, inoltre, definisce «encomiabile l’operato degli agenti i quali, senza alcun “danno collaterale” hanno disarmato, immobilizzato e reso inerme un esagitato armato di coltello che avrebbe potuto ferire chiunque». Da tempo il sindacato chiede che si vada oltre la sperimentazione di spray al peperoncino e taser e che tutte le forze di polizia vengano dotate di questi strumenti che potrebbero evitare situazioni di contatto fisico nei quali spesso gli stessi agenti restano feriti chi in modo lieve e chi in maniera più pesante.

Il sindacato denuncia, inoltre, la cronica carenza di personale e mezzi: sia a Gallarate che a Busto ci sarebbe una sola volante sui rispettivi territori in orario notturno. Infine una annotazione anche dal punto di vista “estetico”: «Gli agenti delle volanti di Gallarate sono rimasti i soli, (rispetto ad altre parti d’Italia e addirittura a differenza di altri uffici di polizia della provincia di Varese), ad indossare le vetuste ed ormai usurate uniformi di vecchia generazione. Questo – conclude il sindacato – è un Commissariato che funziona, lo dicono le statistiche, e gli agenti che vi lavorano non sono figli di un dio minore».