In centinaia all’asta degli oggetti smarriti
Sono stati assegnati i 148 lotti dell'edizione 2015 dell'asta delle cose abbandonate dai viaggiatori dell'aeroporto negli ultimi 12 mesi
Si è svolta per il settimo anno consecutivo l’asta degli oggetti smarriti negli ultimi dodici mesi all’aeroporto di Malpensa. Centinaia le persone che si sono presentate ben prima dell’orario di apertura dell’evento fissato alle 9,30 nella sala Noi Sea del Terminal 2.
Molte le persone che sono rimaste in piedi a causa del numero ristretto di posti a sedere. Davanti ad una sala piena è iniziata l’asta per aggiudicarsi gli oggetti più strani dimenticati e abbandonati dai passeggeri che transitano a milioni ogni anno nei due terminal.
Il pubblico è eterogeneo e va dallo studente che punta ad accaparrarsi un computer a metà del prezzo di listino al professionista che acquista stock di merce per poi rivenderla.
Questa mattina erano tutti insieme impegnati a rilanciare offerta su offerta. Un set di 17 valigie usate piene di capi d’abbigliamento nuovi distribuiti a casaccio dagli addetti dell’ufficio lost and found, è stato aggiudicato a 780 euro, il lotto precedente era di identico contenuto ma è stato venduto a 120 euro in meno.
Curiosa la regolamentazione utilizzata per computer e telefonini spiegata da Patrizia Ruggeri di Sea: «Noi non possiamo accendere computer, telefonini e tablet per rispettare la privacy – spiega e aggiunge – sta poi a chi li acquista prendersi l’onere di formattare le memorie da qualsiasi dato personale del precedente proprietario». Nel regolamento dell’asta è specificato che diffondere dati personali è un reato.
Tra gli oggetti più curiosi banditi all’asta quest’anno troviamo una sedia a rotelle, due narghilè, tre chitarre, una pedaliera per chitarra elettrica (bandita a soli 220 euro), un pigiama in seta 100% di dubbio gusto (bianco con mele colorate e scritte apple sparse ovunque).
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