La Regione si schiera con la Zucchi: “Un patrimonio da salvare”
Il presidente della commissione attività produttive Angelo Ciocca e la consigliera legnanese Carolina Toia hanno fatto visita, coi sindaci di Rescaldina e Cuggiono, alla sede principale del gruppo industriale
La commissione attività produttive, attraverso la presenza del presidente Angelo Ciocca (Lega Nord) e dei consiglieri regionali Mario Barboni e Onorio Rosati del PD, Carolina Toia (Lista Maroni Presidente) e Silvia Fossati (Patto Civico), hanno fatto visita questa mattina alla Zucchi Bassetti di Rescaldina, l’azienda tessile al centro di una delicata operazione di salvataggio da parte di un fondo d’investimenti francese, per esprimere la vicinanza della politica ad uno degli insediamenti industriali più antichi della Lombardia e alle sue maestranze.
Oltre 600 i posti a rischio in attesa che le banche creditrici approvino l’operazione lanciata dal fondo Astrance, pronta ad immettere 10 milioni di euro per salvare dalla spirale del concordato preventivo il gruppo industriale quotato in borsa. Insieme ai due esponenti della Regione erano presenti anche il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo e il suo omologo di Cuggiono Flavio Polloni.
L’incontro si è svolto nello show room dell’azienda e ha preceduto la visita ai reparti produttivi. All’interno del grande salone espositivo i presenti hanno potuto ammirare una parte della collezione di 56 mila stampi da tessuto che la stessa azienda aveva acquistato nel 1988, praticamente la storia della decorazione del tessuto a cavallo tra il ‘700 e il ‘900.
A fare il quadro della situazione, esprimendo cauto ottimismo per il futuro, sono stati l’amministratore delegato Giovanni Battista Vacchi e il presidente del cda Angelo Turi. Vacchi ha fatto un breve excursus storico partendo dalle origini antichissime che risalgono addirittura al 1830 a Milano per poi spostarsi a Rescaldina negli anni ’60 con la Bassetti, poi inglobata dalla Zucchi. Il presidente ha espresso pochi ma chiari concetti: «Dentro questa sala – ha detto guardando alle pareti piene di stampi – si sente il peso della storia. Se ci sarà bisogno di voi (intesi come istituzioni, ndr) vi disturberemo ma per il momento guardiamo avanti con cauto ottimismo alla chiusura in tempi rapidi dell’accordo. Stiamo lavorando giorno e notte».
«I posti di lavoro in gioco sono parecchi – prosegue Toia – e non possiamo assolutamente permettere che in un contesto già messo a dura prova da anni e anni di crisi altre persone perdano l’occupazione. L’azienda, attiva da quasi due secoli, rappresenta inoltre un rinomato pezzo di storia del tessile italiano. Per questi motivi Regione Lombardia ha offerto la massima disponibilità e attenzione affinché vengano valutate tutte le opportunità per evitare la chiusura e favorire il rilancio. Abbiamo voluto esprimere vicinanza e solidarietà ai lavoratori e all’azienda e fare, per così dire, del ‘pressing’ affinché – conclude – la trattativa con le banche che, in questa fase, hanno un ruolo determinante, si sblocchi positivamente»
Una volta ottenuto l’ok dalle banche la Zucchi dovrà presentare, entro i termini stabiliti dal Tribunale di Busto Arsizio, il nuovo piano industriale. Da quel momento si aprirà una nuova era per il gruppo.
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