Lega Nord in piazza a Bologna. Scontri tra polizia e antagonisti

Bologna blindata per la manifestazione del centrodestra promossa dalla Lega di Matteo Salvini, alla quale hanno aderito Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Si sono verificati alcuni scontri tra polizia e movimenti antagonisti in corteo (tre, non autorizzati). Nella notte è stato dato fuoco ad alcuni cavi della trasmissione dati per la gestione del traffico ferroviario del capoluogo emiliano. Lasciate anche scritte anti-razziste: “8/10, sabotare un mondo di razzisti e di frontiere”.

Piazza Maggiore è stata blindata per ore, con imponente spiegamento di forze di polizia, con la piazza e gli accessi principali presidiati. Dalle ore 8.30 sono cominciati ad arrivare i primi militanti, molti anche dalla provincia di Varese: tra gli altri il sindaco di Varese Attilio Fontana, il segretario provinciale Matteo Bianchi, l’assessore Fabio Binelli, il senatore Stefano Candiani.

Sul palco ad alternarsi i leader di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Berlusconi ha esaltato la piazza parlando di un centrodestra unito che sicuramente vincerà le prossime elezioni, con previsioni di una coalizione con Lega e Fdi che sarebbe al 40%. Giorgia Meloni ha attaccato il Governo Renzi, parlando di farsa a Roma con la gestione Marino, farsa per quanto riguarda la gestione dell’emegrenza immigrati, farsa per quanto riguarda la legge di stabilità: la leader di Fdi ha auspicato una manifestazione a Roma prima delle elezioni amministrative, dove un centrodestra unito può e deve vincere. Salvini ha attaccato Alfano, insultandolo apertamente e dandogli dell’inetto e addirittura del “cretino”, negando ogni possibilità di un ritorno al passato con una coalizione allaragata a Ncd. Dalla piazza applausi per tutti ed entusiasmo ritrovato.

Divergenze sui numeri: secondo gli organizzatori c’erano 100 mila persone, secondo la Questura 15 mila.