L’insospettabile patrimonio naturale di casa nostra in un film
Quattro anni di impegno sul territorio del Varesotto raccontati in un video di Marco Tessaro, che racconta il suo rapporto con l’ambiente. Il suo lavoro verrà presentato dall’evento Lipu nel corso di Glocal
Marco Tessaro è l’autore del documentario che verrà presentato giovedì 19 novembre a conclusione del lungo percorso del progetto LifeTIB. “Vive solo chi si muove!”, questo è il titolo del video che dura 30 minuti, darà conto di quasi quattro anni di impegno di un gruppo di lavoro in cui conoscenze scientifiche e capacità amministrative si sono confrontate per la tutela del corridoio ecologico insubrico.
Abbiamo incontrato Tessaro per chiedergli come è andata.
Innanzitutto una domanda sulla sua professione: da diversi anni si occupa di comunicazione ambientale, tramite il video, la fotografia ma anche la redazione di testi. Come ha iniziato?
«Due aspetti mi hanno portato a quello che sto facendo oggi. In primo luogo il disagio per le violenze che l’ambiente naturale subisce a causa dell’uomo, disagio che in me è iniziato molto presto. Qualche anno più tardi ho iniziato a fotografare e a concentrarmi sulla fotografia naturalistica prima e del territorio in seguito. E’ facile immaginare che la ricerca fotografica fosse per me, allora come oggi, una risposta a questo disagio».
“Vive solo chi si muove!”, il documentario del progetto LifeTIB: come è stato costruito?
«Beh, il tema era vincolato: illustrare ciò che il progetto ha fatto lungo il corridoio ecologico insubrico per migliorarne la permeabilità, ovvero la capacità della fauna selvatica di attraversarlo, possibilmente senza rimetterci le penne. Quindi, seguendo i ricercatori che hanno lavorato sul campo, ho voluto dare risalto all’insospettabile patrimonio naturale che ancora caratterizza i lembi di territorio non urbanizzato, non trasformato dall’uomo».
Vive solo chi si muove! incipit from Marco Tessaro on Vimeo.
Quali sono le difficoltà di parlare di ambiente oggi?
«Forse la difficoltà maggiore è quella di ricreare un’empatia, un legame forte tra gli animali selvatici e le piante che condividono con noi questo lembo di territorio e la quotidianità della nostra vita, fatta di impegni e preoccupazioni che guardano spesso altrove».
Proprio per questo, il percorso del LifeTIB si chiude simbolicamente con un dibattito molto interessante e con ospiti di fama internazionale dal titolo “Biodiversi-ché? Comunicare l’ambiente nell’era dell’iper-informazione“ che si terrà venerdì 20 novembre dalle 16 alle 18 al Salone Estense del Comune di Varese.
«C’è molto da imparare per tutti: amministratori locali, associazioni, comunità scientifica, ordini professionali e cittadini perché senza un linguaggio comune tra uomo e natura le possibilità di convivenza si riducono al lumicino», conclude l’autore.
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