Moretti: “Mancata lucidità”. Pagelle, bravo Faye
Il coach biancorosso non nasconde il dispiacere. Il senegalese è il migliore dei suoi; male Davies e Cavaliero, Ukic non al solito livello
Il rammarico di cui abbiamo parlato nell’articolo principale è lo stesso che ha Paolo Moretti nel commentare la partita nella sala stampa del palasport di Brindisi. «Abbiamo molto da recriminare – ha detto il coach di Varese – Perché se è vero che abbiamo giocato con un impegno lodevole e con tanto spirito, è altrettanto vero che in molti momenti del gioco non siamo stati per niente lucidi e neppure concreti perché abbiamo commesso troppi errori causati dalla superficialità. Se si gioca così contro squadre determinate, alla lunga si paga dazio perché dopo i primi due quarti potevamo anche essere sopra di 15-20 punti e invece ci siamo ritrovati a dover fare una partita testa a testa e siamo stati puniti».
Moretti, da bravo psicologo, non butta del tutto la prestazione dei suoi: «Il bicchiere mezzo pieno è dato dal fatto che abbiamo giocato a testa alta su un campo come il PalaPentassuglia, ma per contro abbiamo perso troppi palloni gestendo male situazioni in campo aperto e giocate che, pur apparendo semplici, devono essere orchestrate con estrema attenzione. Credo che la mia squadra sia stata poco solida dal punto di vista mentale. Ora torniamo a casa cercando di analizzare questi errori, che purtroppo si ripetono troppo spesso, provando a farne tesoro per il futuro»
P A G E L L E
DAVIES 5 – Forse il giocatore che è più mancato a Brindisi. Non che si nasconda, però Gagic che è più grosso di lui lo innervosisce fin da subito (e il lungo dell’Enel non esce mai dall’area pitturata, situazione irregolare che Brandon ha già mostrato di patire). La serenità non tornerà mai, neppure quando Ukic riesce ad attivarlo nell’ultimo periodo.
FAYE 7 – Fossero tutti così, Varese sarebbe da playoff sparati: rientra dopo il “ne” di Coppa per via di una botta alla schiena e… tiene botta da cima a fondo chiudendo in doppia-doppia (18+13) senza mai arrendersi. Ma non è certo lui a dover costruire il gioco: da solo non può girare la partita.
WAYNS 6 – Lo abbiamo bastonato mercoledì, non ci sentiamo di puntare l’indice verso di lui quest’oggi perchè quando gli viene chiesto di correre e guadagnare canestri rapidi è efficace e continuo. Il suo problema è altrove, e cioé nel dettare i ritmi dalla regia: con Ukic accanto ha un senso (da incursore), senza un play vicino rischia di affossare la squadra.
UKIC 5,5 – Finché gira lui, gira anche la squadra, ma il primo passaggio a vuoto viene accusato dai compagni. E quando rientra, dopo il break favorevole a Brindisi, non riesce quasi più a lasciare il segno, anzi: braccato da Cournooh e dai suoi muscoli va in tilt un paio di volte sul rettilineo finale.
CAVALIERO 5 – Un sussulto vale l’ultimo vantaggio, alla mezz’ora, grazie a una tripla aperta. Ma poco dopo regala malamente due palloni a Brindisi che ringrazia e riprende fiducia anche per questo. Forse paga la tanta concorrenza nei ruoli esterni, fatto sta che stavolta cilecca in pieno.
CAMPANI 6 – Lotta e colpisce in area, ma trova poche gioie oltre i 3 metri da dove, di solito, è bravo a trovare il canestro. Moretti però gli preferisce i titolari e lui guarda il finale dalla panchina.
KUKSIKS 5,5 – Voto difficile per il lettone: tabellino più che positivo, con 16 punti e il 40% da tre punti, risultato tutt’altro che disprezzabile a cui va aggiunta una difesa sempre ficcante. Ma c’è un però: Rihards va in rottura prolungata dall’arco dopo i primi due ciuff, e così quando ritrova il canestro è troppo tardi. Non basta per arrivare al sei.
GALLOWAY 5 – Rispetto a Cavaliero, il Gallo disputa una partita complessivamente migliore perché a livello di “altre statistiche” (rimbalzi, recuperi….) non è malaccio. Gli manca però totalmente l’apporto in attacco dove si limita a portare palla e darla via ogni volta, quasi uno scarico di responsabilità.
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povera squadra, povera varese, ogni volta che si perde e ormai troppo spesso, abbiamo sempre delle scuse…….