Nicoletti: “Noi, unici a votare contro il Del Ponte”
Il leader del Movimento Libero ripercorre l'iter burocratico che portò a destinare risorse per la realizzazione di un polo materno infantile, oggi incompiuto
L’ospedale Del Ponte non ha più soldi. Il terzo lotto non si farà e il progetto, molto ambizioso, dell’avvio si è profondamente ridimensionato. Davanti all’annuncio chiaro e preciso arrivato dagli esponenti regionali, consiglieri e assessore, invitati dalla Fondazione Ponte del Sorriso, alcuni politici locali intervengono prendendo le distanze da quello che fu l’iter iniziale. Così si esprime Alessio Nicoletti, capogruppo di Movimento Libero: «Sull’Ospedale del Bambino al Del Ponte ci sono tantissime cose da dire, ma non si può certamente dire che la politica cittadina sia stata a guardare come qualcuno vorrebbe far credere. Movimento Libero fu l’unico gruppo consiliare nel 2006 a votare contro l’indirizzo di realizzare l’Ospedale del Bambino al Del Ponte. Avremmo preferito puntare sulla cittadella della salute all’interno del Circolo, evitare di avere due ospedali in città e soprattutto seguire i suggerimenti dei Direttori Generali di allora, Dott. Rotasperti prima e Dott, Pampari poi, che nella cittadella della salute avevano individuato la soluzione migliore. Il Consiglio Comunale di Varese, però, durante la seduta del 14 Dicembre 2006, ha votato con 32 voti favorevoli e due soli voti contrari (Movimento Libero) un ordine del giorno, su impulso decisivo del centrosinistra, con il quale si era espresso un chiaro indirizzo sul futuro della sanità varesina.
All’interno del documento vi era la previsione del completamento e della valorizzazione del polo materno-infantile all’Ospedale Del Ponte. Un atto di indirizzo fondamentale perché, seppur non vincolante per le normative vigenti, Direzione Generale dell’Ospedale e Regione Lombardia avevano chiaramente dichiarato di voler attendere le decisioni della città e, quindi, della sua classe politica per determinare le scelte definitive in materia. Un indirizzo che senza ombra di dubbio ha delineato il futuro della sanità cittadina. Nessuno, e sottolineo nessuno, in quel frangente sostenne le nostre posizioni.
In Consiglio Comunale nessuno è venuto ad esprimere la propria contrarietà e l’atto di indirizzo consiliare seguiva gli Stati Generali della sanità che sembravano aver messo quasi tutti d’accordo. Solo qualche hanno dopo(2012), un po’ in ritardo, con la comparsa del Comitato per un solo Ospedale, si riaprì il dibattito in città. Il primo lotto dei lavori al Del ponte era in corso ed il secondo già finanziato. Nonostante questo ci attivammo subito e fummo promotori della richiesta di convocare un Consiglio Comunale per valutare la fattibilità ed i costi/benefici di trasferire tutto all’interno del Circolo. A seguito della nostra richiesta, il 5 marzo 2013 fu convocato il consiglio Comunale che con 21 voti contrari, 5 favorevoli e 5 astenuti bocciò il nostro ordine del giorno.
A nostro giudizio, fu come mettere una pietra tombale sulla proposta/sogno di realizzare la cittadella della salute al Circolo. Questa è la storia per chi vuole sentirla. Detto ciò, crediamo che oggi si debba lavorare per far funzionare bene le strutture esistenti. Sono davvero tanti i fondi pubblici già spesi e sarebbe assurdo pensare di smantellare ciò che è stato fatto. Per questo, nonostante la nostra posizione(cittadella della salute), crediamo sia utile essere realisti e puntare a far funzionare al meglio i due ospedali cittadini».
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