Niente contratto e i lavoratori dei supermercati incrociano le braccia
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil hanno indetto due giornate di sciopero generale per sabato 7 novembre e sabato 19 dicembre per il mancato rinnovo del contratto
![supermercato](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/11/varie-494237.610x431.jpg)
I rappresentanti di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil hanno indetto due giornate di sciopero generale per sabato 7 novembre e sabato 19 dicembre. «Dopo due anni di negoziato per la definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro – scrivono i sindacati – le trattative si sono rotte a causa delle rigidità e dell’atteggiamento dilatorio mantenuti da Federdistribuzione».
Il sindacato contesta all’associazione datoriale di non aver preso in considerazione, nel corso del confronto, la piattaforma rivendicativa presentata da Filcams, Fisascat e Uiltucs. «Federdistribuzione – contestano i sindacalisti – si è dichiarata indisponibile ad erogare aumenti salariali, così come previsto dal recente rinnovo del Ccnl Confcommercio, se non attraverso una dilazione della decorrenza e durata nel periodo 2016-2018, senza alcuna copertura per gli anni 2014 e 2015».
Altro punto contestato dai sindacati riguarda il grave arretramento rispetto ad alcuni istituti, motivato «dalla necessità di un presunto recupero di produttività», come scatti di anzianità, passaggio automatico dal V al IV livello, permessi retribuiti, distribuzione dell’orario di lavoro e sospensione dell’incidenza della tredicesima e quattordicesima mensilità sul trattamento di fine rapporto. Richieste che di fatto hanno sancito una distanza incolmabile tra le posizioni culminata con lo sciopero nazionale per due intere giornate. «Ad aggravare la situazione – conclude il sindacato – ci sono le continue disdette della contrattazione integrativa aziendale che determinano un forte peggioramento di diritti ed ulteriore perdita salariale e le procedure di licenziamento collettivo, i contratti di solidarietà, il ricorso alla cassa integrazione, ormai all’ordine del giorno, che deteriorano, sempre di più, le condizioni di lavoro in punti vendita aperti 365 giorni all’anno, spesso 24 ore al giorno».
Lo sciopero è proclamato per il turno completo di lavoro giornaliero. Per le unità produttive che nella giornata di sabato non svolgono attività, l’astensione è prevista per il venerdì 6 novembre e il venerdì 18 dicembre.
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