Pronti al “blitz” a Duno, militanti di estrema destra denunciati
Degli attivisti del movimento Do.Ra sono stati fermati dai Carabinieri di Cuvio. In macchina avevano una grossa croce e uno striscione
Erano diretti al Sacrario di Duno, all’alba della giornata di celebrazione del 72esimo anniversario della Battaglia del San Martino, con l’intento di piazzare alcuni simboli di estrema destra nel luogo che ricorda una delle prime battaglie della Resistenza in Italia.
Otto militanti del movimento Do.Ra (Dodici Raggi), già conosciuto in provincia per altri episodi, sono stati fermati questa notte dai Carabinieri della stazione di Cuvio in via Battaglia del San Martino a Cuveglio. Gli attivisti del gruppo di estrema destra, di età compresa tra i 23 e i 39 anni, provengono quasi tutti dalla provincia ad eccezione di uno arrivato da Bologna.
A bordo delle auto i Carabinieri hanno trovato e sequestrato una grossa croce in legno con simboli nazifascisti e una targa in ottone, una corona colorata di nero, bianco e rosso e uno striscione. I fermati sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Varese, per varie ipotesi di reato, tra cui tentativo di invasione di terreni ed edifici e tentativo di deturpamento, nonché per la violazione dell’art.18 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, il quale prevede l’obbligo, per i promotori di una riunione, dell’avviso al Questore.
Le indagini sono condotte dai carabinieri della Stazione di Cuvio e del Nucleo Operativo e Radiomobile luinese.
Già gli anni scorsi, in occasione dell’anniversario della battaglia, si erano verificati atti vandalici. Il 1 novembre 2014 una distesa di croci celtiche era stata posizionata a Duno alle spalle del santuario dedicato ai caduti. È anche per questo che i Carabinieri della Compagnia di Luino hanno intensificato i controlli ed effettuato una vigilanza mirata a fermare gesti di questa portata.
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Un ringraziamento ai carabinieri che hanno beccato questi nostalgici della barbarie nazifascista. E, come ricordato questa mattina durante la commemorazione svoltasi a Cassano c’e’ chi la memoria la celebra alla luce del sole e chi invece non si mostra e agisce nascondendosi nella notte e violando il rispetto che si dovrebbe portare ai morti. Nessun partigiano o simpatizzante si e’ mai sognato di deturpare i luoghi o le tombe dei caduti fascisti.
ULTIMA PARTE
L’ultima precisazione poi tolgo il disturbo, è sul rispetto che si dovrebbe portare, secondo lei, ai morti: la invito a riguardarsi in proposito lo scempio di cadaveri in piazzale Loreto dove maciullarono i corpi e alla Petacci morta strapparono pure le mutande, la gara di sputi e calci sul feretro del Capitano Priebke e la distruzione della tomba del Comandante Rudolf Hess, tanto per citare casi noti. “Non si sognerebbero mai…” diceva e su questo come darle torto?? Lo fanno davvero.
PARTE SESTA
insomma evitiamo incroci con altre manifestazione dimostrando che la nostra è iniziativa assolutamente pacifica (nel remoto caso che ne conosca il significato).
Tuttavia non mi aspetto ringraziamenti e non ne voglio ma il riconoscimento della verità lo pretendo. SEGUE
PARTE TERZA
La storia, quella che conoscete voi è un accozzaglia di menzogne vergata col sangue dei popoli sopra montagne di cadaveri, quindi dovrò declinare l’invito del suo collega scrivente che, come lei, si prodiga nel ringaziare i dipendenti della NATO che CASUALMENTE hanno interrotto la nostra attività. SEGUE
PARTE PEIMA
Certo che accusare una contro parte di non agire alla luce del sole e firmarsi pincopallino rasenta il comico involontario.
Sono Alessandro Limido presidente della Comunità Militante Dei Dodici Raggi, rispondo al suo ridicolo quanto sgradito messaggio, fiducioso che forse a qualcuno la verità ancora interessi.
Se si fosse recato al sacrario partigiano di San Martino negli ultimi tre anni, avrebbe visto che versa nelle medesime condizioni degli anni precedenti, SEGUE
Un sentito ringraziamento ai Carabinieri che, come sempre, tengono alto il senso dello Stato. Agli imbecilli firmati posso solo consigliare di studiare la storia (oltre, naturalmente, a vergognarsi).
Onore ai partigiani caduti sul San Martino e al loro comandante Colonnello Carlo Croce
PARTE SECONDA
checché ne dicano i giornali nessuna profanazione è avvenuta da parte del gruppo che , con fierezza, rappresento.
Come documentato da fotografie e ampiamente descritto dalle mie lettere ai giornali, le nostre azioni sono rivolte alla sola memoria dei caduti di parte Tedesca. Azioni Pacifiche di commiato verso ragazzi morti a vent’anni in quella battaglia, che gente come lei ha voluto dimenticare. SEGUE
PARTE QUARTA
La notte è una scelta che viene effettuata dai militanti del “gruppo di lavoro” per la preparazione delle celebrazioni che avvengono alle prime luci dell’alba, come ogni anno, PER PERMETTERE A QUELLI COME LEI di essere ancora in grado di scrivere certe parruccate su internet e di partecipare alle carnevalate del comune SANO e con tutti i denti in bocca…..SEGUE