Stefano Malerba sindaco? “Ho dato la mia disponibilità”

La Lega Nord ha chiesto al presidente del Rugby Varese di partecipare alla elezioni comunali del 2016, per raccogliere l'eredità di Fontana. Ma Forza Italia frena

Firma convenzione rugby varese comune di varese

“Ho scambiato quattro chiacchiere con degli amici e ho dato una mia disponibilità. Non lo nego, ho parlato con esponenti della Lega ma anche di altri partiti del centrodestra e mi è stata proposta la candidatura a sindaco di Varese. Ho accettato, anche se la notizia è ancora un po’ prematura. Credo ci debba essere un percorso di condivisione importante da fare, ora, nei partiti” (nella foto, a sinistra il presidente di Rugby Varese Stefano Malerba, a destra il sindaco di Varese Attilio Fontana).

LA CONFERMA

Stefano Malerba, 50 anni, presidente del Rugby Varese, imprenditore del settore abbigliamento (proviene dalla nota famiglia del calzificio) è il candidato civico a cui sta pensando la Lega Nord per le elezioni comunali della prossima primavera. Lo conferma lui stesso: un nome tenuto segreto dal Carroccio, ma rivelato da un articolo del quotidiano La Provincia. Il diretto interessato conferma la notizia: c’è la volontà leghista, e c’è anche la sua disponibilità. Ma non c’è ancora la condivisione della coalizione di centrodestra.

FORZA ITALIA CONTRO

Forza Italia frena: il segretario cittadino Roberto Leonardi scrive: “Non ho mai avuto incontri, fin dal mio insediamento avvenuto lo scorso 25 ottobre, con la segreteria cittadina della Lega Nord e pertanto apprendo solo da fonti giornalistiche della proposta di Stefano Malerba come candidato sindaco del centrodestra varesino.
Detto ciò credo – continua – che Stefano Malerba, stimato imprenditore varesino e noto anche per il suo impegno in ambito sportivo, sia un buon candidato nell’ambito delle ormai inevitabili primarie del centrodestra a Varese”.

Tradotto: una parte di Forza Italia, quella che esprime il segretario cittadino e che è riconducibile al leader Nino Caianiello e al consigliere regionale Luca Marsico è contraria, e ritiene la proposta una fuga in avanti della Lega, non condivisa con il resto della coalizione. “Se volete questo nome, si fanno le primarie” è il messaggio. Una buona parte di Forza Italia considera  Malerba come il candidato della Lega e non del centrodestra unito. Tuttavia, dentro il partito alcuni maggiorenti sono favorevoli: in particolare l’ex sindaco Sabatini e l’ex vicesindaco Gianpaolo Ermolli.

Malerba dovrà lavorare di cesello e, come lui stesso ammette, sarà un esordio nel complicato modo della politica vera: “Non sono mai stato iscritto a nessun partito – osserva –  sono una persona della società civile che vuole bene alla città e che si è resa disponibile a un impegno gravoso”.

PARLA MALERBA

Senta Malerba, dal punto di vista ideologico come la possiamo collocare?

“Sono un uomo che ritiene che la nostra storia e la nostra identità non vadano dimenticate. Sto parlando di una storia iniziata duemila anni fa”.

Dunque un richiamo forte alla politica di stampo cristiano?

“Beh, duemila anni fa è successo qualcosa del genere…la nostra storia è quella –  risponde con un pizzico di ironia – sono una persona moderata, ma mi sono sempre divertito a confrontarmi e a leggere di tutto. Sempre però tenendo presenta la mia identità”.

Sarà il candidato “leghista”?

“No, non credo, non solo. Nella politica locale avere una casacca non ha senso. Io voglio bene alla città, non penso che una buca sia di destra o di sinistra, una buca va aggiustata… punto”.

Come si è sentito quando le hanno fatto la proposta?

“Mi sono sentito molto onorato in primis. E’ un riconoscimento importante, sono d’altra parte conscio delle difficoltà e dell’impegno”.

Chi vorrebbe come avversario del centrosinistra?

“E’ una domanda che va oltre i miei pensieri. E’ uguale . Nel rugby si dice che non si gioca contro qualcuno, ma con un avversario. L’importante è potersi confrontare in maniera leale”.

La coalizione come sarà composta? Vorrebbe il ritorno dell’Ncd? 

“E prematuro, ho dato la mia disponibilità nell’ambito di un perimetro civico”.

Si sente in continuità o in discontinuità con l’amministrazione di Attilio Fontana?

“Non credo ci sarà una discontinuità. Credo che l’attuale amministrazione abbia operato in maniera positiva. Mi sento uno che può comunque cercare di fare delle cose per la città.

Lei è noto per essere l’anima del Rugby Varese, come entrerà questa realtà nella campagna elettorale?

“Il Rugby è una storia a sé. Mi ha dato tanto, forse più di quello che io sono riuscito a dare al rugby. Mi ha insegnato alcuni aspetti fondamentali della vita, ma non ci sarà alcuna commistione, lo garantisco”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 21 Novembre 2015
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