Divieto a scuola, la festa di Natale si sposta in strada
Al Gadda-Rosselli una circolare vietava festeggiamenti nell'ultimo giorno prima delle vacanze. I ragazzi (con qualche professore) si sono inventati una pacifica festa in strada. La replica del dirigente
L’Istituto vieta la festa di Natale all’interno della scuola e i ragazzi (con qualche professore) fanno festa in strada. Con musica e torte, ma in modo civile, ben attenti a non creare disagio. È successo davanti “alla ragioneria”, al Gadda-Rosselli ai Ronchi: un bel gruppo di ragazzi si è trovato in strada a fare festa, con tanto di tappeto-tovaglia rosso natalizio, dolci e bevande analcoliche.
Il momento in strada è stato un po’ obbligato (visto il divieto stabilito a scuola) ma anche scelto dai ragazzi, che hanno preferito evitare contestazioni verso un provvedimento che aveva fatto discutere nei giorni passati, con tanto di pagina Facebook in cui si studiavano le “contromosse”. Alla fine, niente contestazione, ma solo musica e divertimento insieme, anche con qualche ex alunno, con tanto di canzone di John Lennon suonata in strada.
Sui social è circolato molto il racconto fatto da Luigi Rutigliani, un docente dell’istituto che ha condiviso il momento con i ragazzi: «Oggi ho vissuto un’esperienza meravigliosa che si va ad aggiungere alle tante vissute in questi 25 anni di insegnamento e di vita con i ragazzi e i giovani» ha scritto Rutigliani. «Ho vissuto l’esperienza di un bagno folla carica di grande umanità, amicizia e dignità, mostrata da degli adolescenti e dei giovani che ha persino “commosso” la Polizia Urbana accorsa per il nostro FlashMob di Auguri. A seguito di una chiamata, sono intervenuti con grande professionalità e correttezza e sono stati con noi senza impedirci di compiere il nostro FlashMob per lo scambio di Auguri; hanno ascoltato attentamente il discorso che ho tenuto per spiegare il senso di questo evento fuori dalla scuola e ne hanno voluto anche il testo scritto distribuito, che spiegava il senso del nostro incontro per strada, perché particolarmente significativo “… Mi avete commosso e fatto tornare studente”. E’ la conferma che il bene è sempre contagioso e coinvolgente: la grande gioia e amicizia festosa, insieme alla meravigliosa compostezza e correttezza dei ragazzi presenti, ha contagiato tutti».
La circolare risale al 15 dicembre e fissava alcune regole specifiche per l’ultimo giorno di scuola prima di Natale. Prevedeva “svolgimento della normale attività didattica”, specificava che “non è consentito consumare dolci e bevande all’interno della scuola e i docenti sono tenuti far rispettare tale divieto” e chiedeva alle classi di “non fermarsi all’interno della scuola per nessun motivo al termine delle lezioni” (c’è anche il divieto di ingresso alle persone estranee, più facilmente comprensibile).
Pietro Bosello, dirigente, dà una lettura diversa: « Questa circolare non è nuova ma è la stessa che è stata approvata negli ultimi tre anni. L’abbiamo resa pubblica il 15 dicembre scorso e nessuno dei ragazzi, o dei docenti, è venuta a contestarla o a proporre qualcosa di diverso. Dato che la mia porta è sempre aperta e il dialogo con i rappresentanti è frequente, ho solo preso atto di questa loro scelta».
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