“Good job mister Ranieri”, parola di varesini
Full immersion nella Premier League per Roberto e Marco Bof. Chiusura a Leicester con il tecnico italiano e il preparatore varesino Azzalin

Il calcio inglese è una manna per gli appassionati in questi giorni tra Natale e Capodanno: quando la gran parte dei campionati – Serie A compresa – sono fermi per la pausa invernale. Il Boxing Day, in particolare – il giorno di Santo Stefano – richiama in campo tutte le squadre di Premier League per una maratona che anche dalle nostre parti viene seguita attentamente in televisione.
Figuriamoci quindi che esperienza può essere l’assistere alle gare dal vivo, nei celebri stadi britannici che – pur decisamente costosi – garantiscono calore e spettacolo con pochi eguali nel resto del mondo. E proprio in alcune di queste arene hanno effettuato il proprio tour Roberto e Marco Bof, padre e figlio ben noti a Varese: giornalista il primo, dirigente calcistico il secondo, si sono sciroppati ben tre partite dal vivo all’interno di una full immersion da fare invida.
Il 26 dicembre Roberto e Marco hanno assistito dagli spalti di Stamford Bridge al match tra Chelsea e Watford (2-2) e cioé le ex squadre rispettivamente di Mourinho e… Sannino. Poi è stata la volta dell’Emirates per Arsenal-Bournemouth (2-0 per i Gunners) e infine da Londra i Bof hanno fatto rotta su Leicester dove hanno potuto vedere dal vivo la squadra di Ranieri, grande rivelazione della stagione calcistica inglese. Match di primissimo piano al King Power Stadium, dove il Leicester ha pareggiato 0-0 contro il Manchester City ed è così tornato in vetta alla classifica alla pari con l’Arsenal.

Tra l’altro con un paio di chicche tutte varesine: Roberto e Marco infatti sono stati ospitati da Andrea Azzalin, ex preparatore atletico della Primavera biancorossa e da alcuni anni (compresi quelli di Monaco) valido assistente di Claudio Ranieri. E nell’area hospitality del King Power c’è anche stato l’incontro con Alberto Spelta, attaccante lodigiano che ha vestito la maglia del Varese in due stagioni di Serie A negli anni Sessanta, mettendo a segno una dozzina di reti.
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