Il Capelvenere

Nuova puntata del giro tra la natura del nostro lettore Teresio Colombo

Il capelvenere

Approfittando di questa domenica 20/12 che pur essendo l’ultimo giorno d’autunno si presenta con caratteristiche primaverili con la moglie decidiamo contrariamente a quanto programmato e cioè una visita ai rifugi contraerei ed alla esposizione di un quadro della scuola di Filippo Lippi tenuta solo per questo giorno agli estensi di andare a fare una passeggiata a Bregazzana storica frazione di Varese che alla fine degli anni cinquanta decise di rimanere comune di Varese anziché distaccarsene come invece fecero gli indunesi. Senza difficoltà abbiamo lascato l’auto al parcheggio del cimitero avviandoci subito verso il centro abitato, ammirate le ristrutturazioni avvenute e sottolineato l’ulteriore abbandono dell’affresco del 1757 decidiamo di prendere la via dei campetti fino alla cascina di S. Sebastiano accorgendoci che è rimasta l’intitolazione di cascina ma si tratta ormai di un residence con abitazioni disposte in verticale.

Il primo tratto del sentiero è assolutamente in piano con terreno terrazzato su entrambi lati il terrazzamento di dimensioni ridotte lascia pensare che i passato il terreno fosse utilizzato essenzialmente a vigneto come risulterebbe anche da alcuni documenti, ad un certo punto il terreno, malgrado la perdurante siccità risulta più umido e addirittura in un punto risulta fradicio, uno sguardo tutto attorno ci indica che trattasi di acqua che fuoriesce da un pozzo in stato di abbandono ma ancora ricco di acqua che disperde nei terreni circostanti per un brevissimo tratto perché il terreno scoscende quasi subito e di conseguenza l’acqua corre via più velocemente. In tutto questo tratto la vegetazione mostra una certa abbondanza di sviluppo con an che essenze di un certo pregio come l’abete bianco, il carpino e il ciliegio il sottobosco è caratterizzato dalla presenza di liane di clematide vitalba che in questa zona raggiungono dimensioni notevoli e da intrecci di ramificazioni di pervinche subito dopo un breve discesa dove il sentiero risulta sul fondo di una vallata che origina dal Chiusarella sopra Pian val dés e termina a fianco alle grotte di Valganna prima della seconda galleria, il torrente è quasi asciutto, la scolopendra è molto sviluppate nelle parti meno luminose della vallata, non vediamo rose di natale, i muschi sono abbastanza belli e mi accorgo che la moglie ne raccoglie qualcuno dicendo che gli serve per la preparazione del presepio saliamo un poco e ci troviamo fuori dalla vallata, il sentiero corre di nuovo in piano con 2 possibili varianti un sentiero sulla destra conduce ad un modesto pascolo mentre uno a sinistra ci condurrebbe alla cascina Ravetta ma decidiamo invece di proseguire per il sentiero che gira le vallette, arrivati in cima alla terza mia moglie mi avverte che non è il caso di andare fino in fondo ma il luccichio dell’acqua, la vegetazione  e il bellissimo paesaggio invernale mi suggeriscono di avvisare la moglie che vado in fondo alla valletta per rendermi conto dello stato del passaggio per chi volesse andare oltre, scendo rapidamente e rimango estasiato dall’acqua che scivola su una roccia biancastra forse alabastro , discesa d’acqua tutta circondata da capelvenere e le pozze d’acqua che si formano fanno risaltare i pezzi di roccia bianca, mia moglie mi ha raggiunto notando la presenza di un ginepro assolutamente raro ad altezze inferiori ai 500 m a questo punto decidiamo di ritornare .

II fiore che notiamo fra i primi con un certo interesse è l’anemone detto erba trinità (1) (Hepatica nobilis) fiore comune nel mese di marzo ma una rarità a dicembre anche in considerazione alla assenza di precipitazioni che si protrae da lungo tempo; nelle vicinanze un’altra gradita sorpresa è data dall’abbondante presenza di primule (2) (Primula acaulis), la cui presenza a dicembre sarebbe meno strana di quella dell’anemone se non fosse che la primula richiede molta più acqua per il suo sviluppo ; anche l’adianto nero (3,4) è comune in queste valli umide e per molte ore in penombra. Pur avendo coscienza di rendere ingiustamente la bellezza di queste vallette ripropongo la veduta di una parte di dell’ultima visitata (5) durante questa uscita assieme ad alcuni particolar come il Capelvenere (6) (Adiantum capillus veneris) e il salto dell’acqua su roccia di alabastro (7) nel faticoso ritorno ho scelto una piccola, ma in posizione di assoluta comodità per essere fotografata, una Scolopendra (8) ( Phillits scolopendrium) non avendo forze sufficienti per continuare decidiamo di tornare a casa. Il giorno di Natale mi reco a Bregazzana per raccogliere i fotogrammi per terminare l’articolo la prima foto è per la Chiesa posta in cima all’abitato (9) ed al suo gioiello costituito dal fonte battesimale (10) fatto erigere dai coniugi Magnani dandone l’incarico della realizzazione al Pogliaghi, un affresco (11) datato 1757 sul portone di una casa di via Castelli, anche se in pessime condizioni dovute al cedimento della trave che regge l’ingresso della casa, uno scorcio delle case del centro abitato (12), un ciuffo di Galinsoga (13) (Galinsoga ciliata) pianta molto comune che si sviluppa nella tarda estate sopravvive ai primi geli invernali e per chiudere una fotografi della tomba della famiglia Magnani (14) ai quali è stata dedicata l’intitolazione della via d’accesso in Bregazzana.

Teresio Colombo

di
Pubblicato il 30 Dicembre 2015
Leggi i commenti

Foto

Il Capelvenere 3 di 14

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.