La seconda farmacia si può fare, ma non sarà comunale
Il sindaco Cristiano Citterio e il consigliere di Progetto Vedano Andrea Vallino chiariscono le rispettive posizioni sulla questione della seconda farmacia
“La seconda farmacia si può fare, ma non potrà essere comunale perché la legge non lo consente”.
La situazione sull’argomento “seconda farmacia” secondo il sindaco di Vedano Olona Cristiano Citterio è assolutamente chiara: “Con la riforma Monti sulle privatizzazioni i Comuni come Vedano hanno perso il diritto di prelazione su questo tema. Dunque, la nuova farmacia si potrà fare, perché il paese ha il numero di abitanti sufficiente, ma dovrà essere un privato a prendere l’iniziativa”.
“Esiste una graduatoria con un elenco di 1000 farmacisti autorizzati e se uno di questi è interessato a Vedano potrà valutare l’area che è stata individuata nel 2012 dalla precedente Giunta Baroffio, nella zona accanto alla rotonda di via Libertà, dove potrebbe sorgere anche un nuovo supermercato – spiega ancora il sindaco – Se queste condizioni non si realizzeranno, cosa molto facile dal momento che lì non esistono strutture idonee ad ospitare una farmacia, nel giro di qualche mese valuteremo l’individuazione di un’altra area”.
Non è di questo parere il consigliere comunale di opposizione Andrea Vallino, del gruppo Progetto Vedano, che nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha presentato una mozione per invitare la Giunta ad indagare ulteriormente sulla possibilità che la seconda farmacia sia comunale.
“Ci si è fermati di fronte al semplice “non si può” – spiega Vallino – ma si poteva chiedere un parere legale, che costa 80 euro. Si poteva indagare più a fondo, e ne sarebbe valsa la pena, perché riteniamo che avere una farmacia comunale comporterebbe tanti vantaggi per i cittadini, per le stesse casse comunali e in genere per tutto il commercio vedanese. Per questo abbiamo presentato la mozione in consiglio comunale e l’abbiamo difesa dal tentativo avanzato dalla maggioranza di modificarla quasi integralmente per poterla approvare all’unanimità. La nostra mozione era anche un invito a consultare i cittadini sull’ubicazione della seconda farmacia e a studiare un piano commerciale che possa rilanciare il paese”.
“Una mozione però che doveva essere corretta – dice il sindaco – poiché presentava evidenti lacune e incongruenze: la norma non consente infatti l’apertura a Vedano di una farmacia comunale, e la definizione della località di insediamento per una seconda farmacia è già prevista nel PGT in vigore approvato dalla giunta precedente. Tramite un emendamento concordato tra tutti i gruppi si sarebbe potuto facilmente correggere la mozione e votarla all’unanimità: tutti i gruppi consiliari infatti, si trovano d’accordo su questa opportunità che i vedanesi stessi richiedono da tempo a gran voce, tanto che l’apertura di una seconda farmacia è presente anche nel programma amministrativo di Vedano Viva. Il consigliere Vallino però si è intestardito nel volerla mantenere nella forma originale costringendo il consiglio comunale a respingerla perché contra legem”.
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