La Seprio Servizi non è più in liquidazione

Sabato in consiglio comunale il provvedimento definitivo. In sindaco: "Situazione risolta perché il Comune ha acquisito mutui per 7 milioni e 900 mila che erano già in capo alla società"

seprio servizi brochure

La Seprio Servizi è fuori dallo stato di liquidazione. La situazione delle società di cui è socio unico un Comune era nota da tempo, da quando, circa tre anni fa, la Corte dei Conti impose di rivedere diverse operazioni, dichiarandole illegittime, tra cui la compravendita della Biblioteca Frera e di Villa Truffini. Edifici oggi tornati di proprietà del Comune.

L’uscita ufficiale dello stato di liquidazione sarà portato in consiglio comunale sabato mattina, 19 dicembre. Ma cosa cambierà? La Seprio continuerà a fare quello che ha fatto nell’ultimo anno, ovvero a gestire i servizi di igiene ambientale e la farmacia. I servizi cimiteriali erano già rientrati in Municipio e oggi sono gestiti da una cooperativa di tipo sociale. Niente più realizzazione di strade o altre opere pubbliche per la Seprio.

«Sono stati anni difficili per Seprio e per l’amministrazione comunale – spiega il sindaco Laura Cavalotti, che ha seguito da vicino la vicenda insieme al liquidatore Giuseppe Caponigro -. In questi tre anni abbiamo dovuto affrontare i problemi che aveva fatto emergere la delibera della Corte dei conti, riportando al comune tutti i servizi strumentali come strade, immobili, verde pubblico, fognatura e cimiteri. La Seprio è riuscita a uscire dalla liquidazione soprattutto perché il Comune ha acquisito mutui per 7 milioni e 900 mila che erano già in capo alla società e che questa non riusciva a pagare. Oltre 5 milioni di questa cifra sono serviti riprendere la Frera e la Truffini, oltre ad aver messo a disposizione 1,4 milioni per ripianare la perdita. Il tutto con tanti sacrifici per tutti i cittadini. Se avessimo lasciato fallire Seprio, il comune come socio unico avrebbe dovuto assumere tutti i debiti esistenti. Invece Sono state approvate le procedure per il recupero dei crediti, pari a 1,5 milioni di euro, un’operazione che è stata fondamentale. L’individuazione delle responsabilità di questa situazione non compete al Comune, sono in corso le procedure da parte degli organi di controllo che accerteranno col tempo quanto accaduto».

Ma oggi cosa succederà alla Seprio? «Dopo la messa in liquidazione sono stati recuperati i crediti e pagati i debiti – spiega il primo cittadino -. Adesso il passaggio successivo è che sarà fatta una verifica sulla farmacia e sulla gestione dell’igiene ambientale, su quantificazione dei costi e quindi l’efficienza e l’economicità del servizio. Per la futura gestione del servizio dovremo valutare se mantenerla o esternalizzarla».

«Vorrei sottolineare – conclude la Cavalotti – che le tariffe per la gestione dei rifiuti, nonostante le difficoltà, sono rimaste invariate dal 2012 e quest’anno sono pure diminuite grazie alla riduzione dei costi. Poi c’è l’aspetto importante che siamo giunti al 71 per cento di raccolta differenziata, un altro ottimo risultato per cui si devono ringraziare i cittadini. Oggi, nella nostra fascia di papolazione, siamo tra i comuni con le tariffe rifiuti più basse».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 17 Dicembre 2015
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