Pala: «Sono soddisfatto, continuiamo così»
Il tecnico della Pro Patria commenta comunque positivamente il pareggio di Mantova: «Avremmo firmato per un punto prima della gara»

Al termine della partita pareggiata 1-1 dalla Pro Patria a Mantova, mentre i tifosi virgiliani protestano contro i propri giocatori, il mister tigrotto Alessio Pala si dice comunque contento: «Sono soddisfatto, dobbiamo essere obiettivi: come caratura il Mantova ora è superiore a noi. Nel primo tempo non abbiamo fatto nulla, poi abbiamo segnato alla prima palla gol e loro hanno iniziato a lanciare palla lunga mettendoci sotto pressione. Devo ringraziare la squadra per quanto fatto negli ultimi due mesi: abbiamo messo in difficoltà tutte le squadre. È un gruppo di ragazzi fantastici. Demalija è stato bravissimo, sul gol non poteva fare di più e poi ha fatto una parata importante. Jidayi è determinante davanti alla difesa, sia per il gioco aereo e incarna lo spirito di tutta la squadra. Purtroppo in questo momento abbiamo dieci infortunati e andiamo in difficoltà con i cambi, non perché non sia capace chi subentra, ma perché ci mancano tante alternative. La Gorga probabilmente ha rotto il naso, purtroppo aveva già una placca nello zigomo e questo potrebbe complicare la situazione. Se andiamo avanti con questo spirito, non smettendo di correre e divertirsi, anche la sorte verrà dalla nostra parte. Abbiamo messo in tasca un gran punto, prima della gara avremmo firmato per un pari».
Il tecnico del Mantova Ivan Javorcic è invece rammaricato per il pareggio: «Dispiace per il risultato, speravamo in qualcosa in più. Nel primo tempo ci abbiamo provato, abbiamo avuto una discrete fluidità. Da quando però la Pro Patria si è messa a tre dietro abbiamo fatto più fatica. Abbiamo preso gol sull’unico tiro in porta, le abbiamo provate tutte; in questo momento siamo questi e andiamo avanti. Il nostro gruppo non è al completo, i due attaccanti non sono a posto fisicamente. Abbiamo fatto 90’ al massimo delle nostre possibilità. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per vincere la partita e alla fine credo che meritavamo qualcosa in più. Non sono deluso da nessuno, ma l’ambiente non è sereno».
Christian Jidayi sta diventando un punto fermo della Pro Patria: «Il Mantova è una squadra che ha una storia importante ed è sempre bello tornare qui a giocare. Mi sto adattando a centrocampo applicandomi e mettendomi a disposizione. Siamo abbastanza soddisfatti, ci mettiamo impegno e per poco non la portavamo a casa. La cosa bella di questo gruppo è che siamo tutti dediti al lavoro e questo ci porterà alla salvezza, possiamo dire la nostra e tirarci fuori. Nelle ultime partite stiamo trovando una migliore quadratura, qualcuno tornerà dall’infortunio e ci darà una mano. Nell’ultimo mese è cresciuto il senso di appartenenza, il gruppo ogni giorno diventa di amici e di squadra, è questo il cambiamento. Ognuno di noi si sente fondamentale per la causa. Il lavoro di mister Pala è importantissimo, ci sta dando convinzioni, ti sprona, ci martella tanto, ma ci dà anche gli spazi per scaricare la tensione e questa è una dote importante».
Giuseppe Capua è stato l’autore della rete della Pro: «Accrescere il bagaglio calcistico, aiuta anche ad avere più spazio. Il mister alla prima partita mi chiese di giocare lì, io ho accettato senza reclamare. È un ruolo diverso, mi reputo una mezzala, ma darà una mano in tutti i ruoli in cui mi chiederanno di giocare. Penso sia un bel gol, anche se un po’ fortunato, ma l’ho cercato. Peccato che non ha portato i tre punti, ma abbiamo giocato contro una signora squadra e nel finale abbiamo sofferto e il gol era nell’aria. Oggi ci è andata male, mentre contro la Cremonese era andata bene. Ora la sosta ci servirà per rimetterci in salute e saremo pronti per la sfida importante contro il Renate. Dopo mesi molto difficili, a 23 rimanere senza squadra è molto complicato, arrivando dalla mia migliore annata, ma fortunatamente amo il calcio e lo sport, non ho smesso di allenarmi e sperare di trovare una squadra e per questo devo ringraziare la mia famiglia e la mia ragazza (dice con commozione, ndr). Speriamo di sorridere a fine anno».
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