Pedemontana nel caos: “Non inviate documenti per posta”

Centinaia di utenti dovranno portare a mano i documenti del Conto Targa a Pedemontana, che nel frattempo ha diffuso le mail di decine di utenti

pedemontana varie

E’ stata definita l’autostrada del futuro ma la vita di chi ha a che fare con Pedemontana si complica giorno dopo giorno. E anche chi aveva sperato di superare il girone infernale dell’attivazione del conto targa ora si trova di nuovo a dover fare i conti con la burocrazia.

“La informiamo che è scaduto il termine per la consegna dei documenti relativi” si legge nella mail che sta arrivando a molti utenti, anche a quelli che hanno regolarmente inoltrato tutto il plico di carte richiesto. Ma la società, anziché scusarsi per aver smarrito montagne di documenti, mostra grande magnanimità, dicendosi pronta ad aspettare i ritardatari fino al 30 dicembre.

Nuove stampe, nuova raccomandata. Magari. Il consiglio che arriva è quello “di evitare di inviare il tutto per posta, perché a causa di possibili ritardi nel recapito, la documentazione richiesta potrebbe pervenire oltre il suddetto termine” con buona pace del timbro postale o della ricevuta di ritorno delle raccomandate. Un consiglio accompagnato da una minaccia: “La mancata consegna dei documenti indicati comporterà la mancata attivazione del servizio Conto Targa e il conseguente avvio delle procedure di recupero dei pagamenti”. Tradotto: arriveranno a casa i bollettini del pedaggio con le relative sanzioni.

E quanto sarà lunga la coda che proprio sotto Natale dovrà recarsi al Punto Verde di Mozzate? Almeno 92 persone. Se infatti Pedemontana ha qualche problema con la posta, con internet non se la cava molto meglio: la mail inviata ad un gruppo di utenti rivela un lungo elenco di indirizzi, 92 appunto (come quello di chi vi scrive, ndr)

pedemontana

Una situazione paradossale, emblematica di un sistema che continua a mostrare falle e criticità. Se da un lato gli automobilisti svizzeri sono di fatto impossibilitati a registrarsi, dall’altro anche i transiti occasionali stanno mostrando un’infinità di problemi mentre, nel frattempo, il traffico sulle vecchie strade è tornato ai livelli precedenti all’apertura dell’opera.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Dicembre 2015
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Commenti

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  1. Castegnatese ora Insu
    Scritto da Castegnatese ora Insu

    ma invece di fare i fighi..con questi metodi di pagamento “innovativi”…non si faceva prima a trovare lo spazio per un normalissimo casello?

  2. massimodettomaxime_rovera
    Scritto da massimodettomaxime_rovera

    #Pedemontana è la classica fregatura “ROMANA” attuata contro il popolo #lombardo.
    Se la #regionelombardia amministrasse #bene il #territorio ed i beni #pubblici oggi il sistema autostradale regionale sarebbe completamente gratuito , efficiente , sicuro e pulito.
    #maroni è un bravo #dirigenteromano ma un pessimo amministratore lombardo.
    #pedemontana , #expo , #tiketsanitarioregionale e #sistemascuola peseranno per molto tempo al sistema finanziario del cittadino made in lombardia.

  3. Avatar
    Scritto da Felice

    – Chiudete l’autostrada.
    – Annullate tutti i pedaggi che non riuscite a regolarizzare
    – Installate in tempo di record un casello normale dotato di varchi telepass e contanti
    – Riaprite l’autostrada
    – Eventualmente per il futuro prevedete anche delle vignette come la Svizzera

    …e voi utenti magari la prossima volta che entrate in cabina elettorale ricordatevi di questa imbarazzante classe politica

  4. Avatar
    Scritto da Bustocco-71

    Per fortuna “normalissimi caselli” non sono stati fatti, ci sarebbe mancato occupare ancora più spazio, A60 ma anche A36…
    Ricordo a tutti che a Milano le tangenziali NON sono gratuite, non serve evocare Roma….
    Aggiungo infine che un’altra cosa da sistemare è che anche chi ha attivato il Conto Targa da tempo (io a fine ottobre) non può tuttora visualizzare i viaggi e gli importi che saranno addebitati, e questo è grave e non trasparente.

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