Pedemontana, pagare il pedaggio è un’odissea

E’ stata definita “l’autostrada del futuro” ma da quando lo scorso 1° novembre Pedemontana è diventata a pagamento, si è scatenato il caos. Una montagna di segnalazioni arriva in redazione tutti i giorni, da chi non riesce a registrarsi sul sito fino a chi trova sulla carta di credito addebiti superiori al pedaggio, passando per chi ha scoperto che la propria auto nel percorrere l’autostrada si è trasformata in un camion.

PAGAMENTI MAGGIORATI – Se già il pedaggio dell’autostrada non è esattamente economico, la cifra che diversi automobilisti si sono visti addebitare è molto superiore, fino al 150% in più. Il caso più oneroso è quello raccontato dal nostro lettore Marco: “Mio cognato ha imboccato erroneamente la tangenziale di Varese -dice- andando poi a pagare quanto dovuto come passaggio occasionale”. Ma quando poi, per scrupolo, ha consultato l’estratto conto della sua Poste Pay al posto del previsto 1.01 € “ha trovato una grossa sorpresa: 2.55 euro addebitati”.

AUTO CHE DIVENTANO CAMION – Stessa cosa è successa a Simone che per fare il tratto compreso tra la A8 e la A9 (3.08 di pedaggio) si è visto chiedere 3,85. In questo caso però l’automobilista è riuscito a capire cosa gli è successo: la sua auto è stata riconosciuta da Pedemontana come camion. Una mutazione che ha mandato in tilt il sistema di pagamento al punto che, anche volendo pagare, “non posso farlo poichè gli euro totali del viaggio hanno voci e prezzi discordanti”. Lui ha anche cercato (invano) aiuto nel servizio clienti che lo ha semplicemente invitato a “provare ad effettuare nuovamente la registrazione, possibilmente dal motore di ricerca Fire Fox anziché Google”.

DOCUMENTI SMARRITI – Nei giorni scorsi dagli uffici di Pedemontana sono state inviate centinaia di mail a chi ha registrato la propria auto ma non ha inviato tutti i documenti richiesti dalla società. Lettere che sono arrivate anche ad automobilisti come Tindara che, però, racconta: “Mi sono recata al punto di Vedano a consegnare tutta la documentazione necessaria notando però che alla consegna della documentazione non viene data alcuna ricevuta”. E così ora non c’è nessuna prova che sia stata la società a perdere i documenti.

“NON CI RISULTANO ANOMALIE” – Negli uffici di Pedemontana, però, tutto sembra filare liscio. La società fa infatti sapere che “non ci risultano anomalie”, che “non sono previsti supplementi in nessuna modalità di pagamento” e invita contemporaneamente chi riscontrasse problemi a mettersi in contatto con l’assistenza clienti.

Una fotografia, quella della società, che sembra piuttosto diversa da quella che scattano quotidianamente i viaggiatori ma che -si spera- migliori con il passare del tempo. Il sistema utilizzato da Pedemontana è infatti unico in Italia e nessuno si sbilancia su quanto potrebbe durare questo rodaggio. Nel frattempo, comunque, la pattuglia di sindaci che chiedono l’abbassamento dei pedaggi si fa sempre più nutrita e bipartisan ma, ad ora, non si prevedono cambiamenti in vista.