Solare ed efficienza energetica, la svolta green della città
Negli ultimi 3 anni cittadini e imprese hanno investito 30 milioni di euro in questi settori. Importanti investimenti anche nel settore pubblico, come il teleriscaldamento. Ecco tutti i dati e le prospettive
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La battaglia per la riduzione dei consumi di Busto Arsizio e la riduzione delle sue emissioni di anidride carbonica è già iniziata. L’esercito che sta portando silenziosamente avanti è composto da quelle centinaia di famiglie e imprese che nel corso degli anni hanno messo mano al portafoglio, investendo milioni di euro.
ENERGIA SOLARE – Dal 2010 al 2013 la produzione di energia elettrica e con impianti fotovoltaici e solari termici per il riscaldamento dell’acqua in città è aumentata di 2,5 volte. Se nel 2010 la potenza complessiva era di 2.046 Mwh nel giro dei tre anni successivi ha raggiunto gli 8.756, aumentando dunque di 6.302 Mwh complessivi. Uno sforzo enorme che ha consentito di risparmiare più di 3.500 tonnellate di anidride carbonica ma che ha richiesto un investimento altrettanto enorme: 10 milioni di euro tra costi sostenuti, incentivi statali e detrazioni fiscali.
EFFICIENZA ENERGETICA – Anche in questo settore famiglie e imprenditori hanno investito moltissimo: 20,6 milioni di euro nel solo triennio 2011 – 2013. Gli interventi sono stati fortemente sospinti dalle azioni di sostegno economico e di detrazione fiscale che hanno così permesso un risparmio stimato annuo di 9.300 mwh accompagnato ad una ulteriore produzione energetica di mezzo megawatt. Complessivamente queste azioni hanno evitato l’emissione di quasi duemila tonnellate di anidride carbonica.
Un importante alleato in questo settore è il teleriscaldamento. Il calore totale fornito alle sole utenze private allacciate alla rete calcolato secondo una media della fornitura effettuata negli anni fra il 2011-2014 è pari a 9.067 mwh ogni anno, andando così di fatto a raddoppiare il dato dell’efficienza energetica in città.
TELERISCALDAMENTO – Ed è sempre sul teleriscaldamento che ha puntato anche l’amministrazione comunale. Dal 2010 ad oggi sono stati allacciati alla rete di tubature di Agesp Energia 8 edifici pubblici andando a cestinare le vecchie caldaie. Il consumo/spreco energetico è così vertiginosamente calato andando quasi a dimezzare i consumi e risparmiando così all’ambiente quasi 800 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
PROSPETTIVE – Entro il 2020, anno in cui Busto Arsizio punta a raggiungere un taglio del 20% delle sue emissioni, questi settori dovranno aver fatto molti passi avanti. Gli esperti consultati dal comune prevedono in primo luogo la crescita nel settore fotovoltaico di altri 2.500 mwh con un investimento complessivo di quasi 3,5 milioni di euro accompagnato da un altro corposo investimento in efficienza: 34 milioni di investimenti per risparmiare oltre 15.000 mwh.
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