Studenti lombardi scarsi o solo più “tartassati”?
L'analisi statistica degli esiti scolastici dello scorso anno evidenziano maggiori difficoltà per gli alunni lombardi che arrancano sia in matematica sia in italiano
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Studenti lombardi meno studiosi o più tartassati? Ha una doppia possibile lettura la statistica pubblicata dal Ministero dell’Istruzione sull’andamento degli studenti italiani lo scorso anno. In generale, il 63,2% dei ragazzi delle scuole superiori è stato promosso a giugno ma il 28% circa di allievi si è visto sospendere il giudizio. Le prove di settembre hanno avuto un tasso di successo elevato: si parla dell’89,1% di ammessi totali all’anno successivo e un 10,9% di bocciati.
La nostra Regione, però, rivede al ribasso queste stime nazionali: gli ammessi sono stati il 66% del totale e i non ammessi 8,8. I rinviati sono stati il 24,7% di cui 89,4% con esito favorevole e il 10,6% di non ammessi . L’anno prima si era registrato un numero inferiore di promossi ( 61,6%) ma c’erano stati più bocciati a giugno (9,9%) e più rinviati a settembre (9,9%) di cui quasi il 12% aveva avuto esito negativo. In Italia, la Lombardia ha avuto una tra le peggiori prestazioni, superata solo dalla Sardegna. I dati statistici fotografano, però, una realtà differente se rapportata all’andamento dei risultati Invalsi o ai report OCSE Pisa che indicano i lombardi come gli studenti tra i più brillanti. Una diversità spesso letta considerando differenti gradi di severità nei giudizi da parte dei docenti, un parametro del tutto soggettivo non quantificabile attraverso i voti di fine anno.
Al di là della lettura comparata con i diversi sistemi di valutazione, gli esiti di fine anno evidenziano anche problemi a livello di competenze in matematica e in italiano. Gli studenti lombardi segnano il passo: con i numeri l’andamento è abbastanza basso in tutto il Nord ( ad eccezione di Piemonte e Liguria) , parte del centro Italia e la Calabria. In italiano i risultati sono deficitari: la peggiore è la Calabria mentre la Lombardia è sul penultimo gradino insieme a Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia Campania, Sicilia e Sardegna.
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