Tutti all’Artigiano in Fiera, senza paura
Si chiude l’evento che porta il mondo dell’artigianato a Milano. In tantissimi hanno visitato la fiera nonostante il clima di tensione creato dagli attentati di Parigi. Il presidente di Ge.Fi. Spa, Antonio Intiglietta, traccia un bilancio

E’ ormai una tradizione che precede il Natale e da quasi vent’anni porta per dieci giorni il mondo a Milano, attraverso gli oggetti dell’artigianato locale, il cibo e i prodotti tipici. L’Artigiano in Fiera anche quest’anno sta per concludersi e il presidente di Ge.Fi. Spa, Antonio Intiglietta, traccia un bilancio dell’evento che ogni anno cresce per numero di partecipanti e di pubblico.
“L’Artigiano in Fiera – afferma Intiglietta – si è svolta a tre settimane dal più grave attentato terroristico in Europa occidentale, parte di una terza guerra mondiale, che ha creato un clima di tensione e di insicurezza capace, per la prima volta, di toccare le nostre città e le nostre famiglie. La manifestazione, inoltre, ha avuto inizio ad appena un mese dall’Expo Universale di Milano, che ha catalizzato per sei mesi l’opinione pubblica, in particolare italiana, portando centinaia di migliaia di persone al sito espositivo a pochi metri da noi. Da ultimo, le date di quest’anno hanno visto la coincidenza del grande ponte di Sant’Ambrogio, con un grande esodo di milanesi verso mete di vacanza e di riposo. Erano anni che questo non accadeva ed è, anche, indicatore di un aumento alla propensione all’acquisto. Tutto questo contesto non ha impedito che, ancora una volta, la fiera ci sorprendesse in tutta la sua imponenza e in tutta la sua bellezza”.
In numeri dell’Artigiano in Fiera sono da capogiro: la fiera di svolge su una superficie complessiva di 310.000 metri quadrati, in 3.250 stand espositivi, i visitatori hanno potuto apprezzare 150.000 prodotti provenienti da 115 Paesi. tutto il mondo dell’artigianato mondiale è presente: dall’Italia, all’Europa, dall’Africa al Medio Oriente, dall’Asia alle Americhe.
“Sono grato agli artigiani – continua Intiglietta – che si sono messi in gioco spesso provenendo da Paesi che vivono situazioni anche molto dure e complesse. Popoli, culture, tradizioni di tutte le religioni del pianeta, hanno lavorato insieme e in sintonia: sono un vero segno di pace, un contributo per tutti. Sono grato a tutti coloro che hanno permesso che l’evento si svolgesse garantendo a tutti la sicurezza. Penso ai Carabinieri, alla Polizia, alla Guardia Finanza e alla Polizia Municipale, a tutti i livelli (locale e nazionale) compresi i servizi di vigilanza e di security, a partire da Fiera Milano. L’attenzione e la discrezione con cui hanno operato, ha permesso che si costruisse un clima di positività diverso dagli allarmismi di chi, più o meno volutamente, tende a favorire invece espressioni di paura. Sono grato alle centinaia di migliaia di visitatori che ogni giorno hanno affollato i nostri padiglioni, tesi alla ricerca del buono e del bello rappresentato dai nostri artigiani. Ringrazio sia i visitatori storici, nostri affezionati, sia coloro che hanno raggiunto la manifestazione per il primo anno, magari grazie al potenziamento del sistema dei treni lombardi operato da Trenord, che ha fatto un grande lavoro, così come Atm con il sistema della metropolitana. Sono, infine, grato ai Comuni dell’area metropolitana per la loro intelligente accoglienza”.
La manifestazione ha preso il via nel 1996 e, negli anni, è diventata uno degli eventi sociali e culturali più apprezzati dalla gente. La kermesse, in 184 giorni complessivi, ha permesso a oltre 24 milioni di visitatori di compiere un viaggio ideale nelle tradizioni del mondo. Il grande consenso popolare è stato suscitato dall’incontro con i 17.000 espositori coinvolti in questi vent’anni: artigiani provenienti da ogni angolo del mondo hanno condotto a Milano gli usi e i costumi di 146 Paesi.
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