Tutto pronto per l’apertura dell’osteria della legalità

Si chiama osteria sociale La Tela e aprirà i battenti sabato 5 dicembre lungo la strada Saronnese. Ha preso il posto di una pizzeria che era stata confiscata alla 'ndrangheta

Aprirà ufficialmente i battenti sabato 5 dicembre, con l’inaugurazione del ristorante, l’osteria sociale La Tela di Rescaldina, lungo la Saronnese. Molto di più di un ristorante, un presidio di legalità e civiltà, di imprenditorialità e di capacità di includere e creare una nuova mentalità.

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L’osteria sociale nel locale sequestrato alla ‘ndrangheta 4 di 12

Questi gli obiettivi che si è posta l’amministrazione di Rescaldina con il sindaco Michele Cattaneo in testa e che ha ricordato questa mattina, giovedì, nel corso dell’incontro di presentazione alla stampa dei risultati ottenuti con l’assegnazione del locale confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato al Comune che, tramite un bando, lo ha dato in gestione ad una cordata di associazioni capitanate dalla cooperativa Arcadia, guidata da Giovanni Arzuffi.

Entrambe hanno presentato i lavori svolti per trasformare la pizzeria in uno spazio aperto ai cittadini di Rescaldina: «Il progetto era stato presentato dalla scorsa amministrazione e noi abbiamo deciso di prenderlo in mano subito e aprire il bando – ha detto il sindaco Cattaneo – grazie al contributo da 175 mila euro di Regione Lombardia abbiamo potuto effettuare i lavori per rimettere in sesto l’edificio che versava in uno stato di abbandono da 4 anni». osteria sociale la tela ndrangheta

La pizzeria era stata sequestrata nel 2006 in quanto ritenuta nella disponibilità di Giuseppe Antonio Medici, affiliato alla locale di Mariano Comense, il quale aveva utilizzato una serie di prestanome in modo da non apparire. Nel 2011 era arrivata la confisca definitiva e la chiusura dell’attività che ha riaperto sul lato opposto della strada, a pochi metri da quella che da oggi in poi prende il nome di osteria sociale La Tela.

Arzuffi ha ringraziato tutte le realtà che renderanno possibile questo sogno: «Grazie a Slow Food Legnano che controllerà la filiera dei prodotti, alla rete Gasabile che ci assicurerà prodotti a km zero, all‘Enaip di Busto Arsizio che ci fornirà i cuochi, allo Ial di Legnano, alla Libreria che non c’è di Parabiago che ci aiuterà per gli eventi culturali, alla cooperativa Direfaregiocare che farà l’animazione della ludoteca e all’associazione Team Down con la quale collaboriamo per l’inserimento lavorativo di una persona con la sindrome di Down».

Paura per possibili ritorsioni? All’osteria sociale dicono di no: «Ci sentiamo tranquilli, sappiamo i rischi che si corrono ma questo luogo sarà difeso dai cittadini stessi che parteciperanno – racconta – magari potremo trovarci di fronte ad una concorrenza agguerrita ma questo ce lo aspettiamo dai tanti ristoranti della zona. Noi andremo avanti con la forza e la consapevolezza di non avere padroni».

A partire da questo weekend, dunque, si potrà cominciare ad assaggiare i piatti preparati dai ragazzi dell’Enaip e bere una buona birra artigianale sapendo che, in questo modo, si contribuirà ad implementare un’economia legale e con ricadute sociali sul territorio. Per le associazioni a breve verranno attivate 4 sale al piano superiore che potranno essere utilizzate come sede ma i gestori sono aperti a nuove idee dal coworking ai laboratori.

Qui trovate la pagina Facebook  https://www.facebook.com/osterialatela/?fref=ts

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Dicembre 2015
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