Assalto al pronto soccorso: Varese e Cittiglio in difficoltà
Più di 50 pazienti in barella in attesa di ricovero al Circolo. Dieci ore di attesa per una visita al Pia Luvini. Nuova emergenza negli ospedali in attesa che la riforma abbia effetto
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Oltre 50 barelle “parcheggiate” ieri sera, giovedì 7 gennaio, al pronto soccorso di Varese. Quasi 10 ore d’attesa per una visita al PS di Cittiglio. La situazione dei reparti di emergenza urgenza è di nuovo al limite del collasso. Nonostante l’apertura il primo gennaio di 13 posti letto per subacuti all’ospedale di Circolo a cui se ne sono aggiunti oggi altri otto, la richiesta di assistenza da parte del territorio è difficile da smaltire per i presidi del varesino. Da Cittiglio, un lettore segnala la lunga attesa dovuta, essenzialmente, alla presenza di un solo medico di turno per visitare i pazienti in coda, un dottore che poi coinvolge gli specialisti per eventuali consulenze.
Che il pronto soccorso sia un reparto sempre esposto a crisi da sovraffollamento è risaputo e non solo a livello varesino. La riforma della sanità affronta specificamente questo problema individuando una politica di assistenza preventiva, coinvolgendo i medici di medicina generale chiamati a seguire da vicino i malati cronici ( da soli rappresentano il 70% della spesa sanitaria lombarda) per evitare che la malattia degeneri e crei casi da curare in ospedale.
In attesa, però, che si ottengano i vantaggi previsti, l’ospedale varesino procede attuando le direttive indicate lo scorso anno dalla commissione dei saggi. Il blocco dei ricoveri per interventi chirurgici programmati avviato giorni fa a cui ora si aggiunge anche il nuovissimo reparto per subacuti gestito da personale infermieristico esterno coordinato da tre medici dell’azienda.
Si tratta di posti dedicati a casi non più gravi o complessi ma che richiedono ancora un livello di assistenza specializzata prima di rientrare a casa. L’avvio progressivo dei 30 letti è legato proprio all’individuazione dei casi adeguati per evitare un uso improprio finalizzato ad aumentare il turn over dei letti e rispondere alla richiesta di ricoveri da parte del PS ingolfato di barelle.
Da lunedì prossimo, 11 gennaio, riapriranno tutti i posti letto chiusi per permettere al personale di godere delle ferie ( in medicina e geriatria) riportando la capacità alberghiera del presidio varesino ai livelli consueti. Nonostante per le vacanze si sia proceduta a una sospensione di un numero limitato di posti, gli effetti sono stati subito evidenti anche a causa dei livelli di occupazione dei letti al Circolo che è superiore alla media: si parla di un rapporto posti letto per abitanti del 3,06 per mille contro la media regionale del 3,73 .
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