Ballardin, il giudice lo scarcera
Revocati gli arresti domiciliari, il sindaco e l'ex comandante Bezzolato tornano liberi
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Il giudice delle indagini preliminari di Varese, Anna Giorgetti, ha disposto la revoca degli arresti domiciliari di Gianpietro Ballardin, 62 anni, sindaco di Brenta, arrestato insieme all’ex comandante Ettore Bezzolato e accusato di favoreggiamento e falso. Il pubblico ministero Massimo Politi ha dato parere favorevole alla scarcerazione, a patto che Bezzolato venisse sospeso dai pubblici uffici, come in effetti é stato disposto dal giudice (per 6 mesi). Anche per Bezzolato, accusato di peculato e falso, è stata disposta la revoca dei domiciliari.
Nell’ordinanza notificata all’avvocato Marco Mainetti di Varese si dà conto del fatto che il sindaco ha reso “ampie dichiarazioni” al fine di spiegare come siano andate le cose: dichiarazioni che rimarranno nel fascicolo dell’indagine, “idonee a cristallizzare i dati di fatto, al fine di comprendere quanto occorso”.
Non sussistono dunque più i motivi per trattenere Ballardin agli arresti domiciliari. Ballardin torna libero, ma si dimetterà come annunciato dalla presidenza del consorzio di polizia locale del Medio Verbano. Rimane invece sindaco di Brenta. In questi giorni, molti amministratori locali gli hanno espresso solidarietà e hanno affermato di credere alla sua correttezza.
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(La manifestazione contro Ballardin del Movimento 5 Stelle)
LA DIFESA, UN ATTO IN BUONA FEDE
La spiegazione dell’accaduto che Ballardin ha dato ai magistrati, così come riassunta dal suo legale Marco Mainetti, è che il sindaco avesse accettato in buona fede la restituzione dei soldi da parte di Bezzolato convinto di effettuare una sistemazione del fondo cassa, notoriamente gestito con un certo disordine. Secondo la difesa, il sindaco ha sempre preventivamente avvisato l’attuale comandante e avrebbe fatto tutto alla luce del sole. L’indagine rimane aperta sul punto, ma intanto va detto che a Ballardin viene riconosciuta la collaborazione con i magistrati in questa fase. Molto rimane da chiarire, mentre nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle aveva invece lanciato una campagna colpevolista contro Ballardin, chiedendo le dimissioni e manifestando anche davanti al municipio.
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