“Macchi è incompatibile”. Gli arancioni tornano all’attacco
La lista civica rimasta esclusa dal consiglio comunale rilancia le battaglie nel 2016, a partire dalla squadra del sindaco, ma senza dimenticare i tigli e Accam
Gli “arancioni” di Samarate rilanciano la loro battaglia nel 2016: nel mirino della lista civica (rimasta esclusa dal consiglio comunale eletto la scorsa primavera) c’è l’amministrazione di centrodestra di Leonardo Tarantino, su alcune scelte strategiche, su progetti aperti ma anche sulle persone.
Chi? Innanzitutto c’è la posizione di Luca Macchi, l’esponente di Forza Italia entrato nella giunta con il ruolo di assessore all’ambiente e allo sport. Macchi è anche professionista attivo sul territorio edè questo l’elemento sottolineato dagli arancioni: «Noi siamo certissimi che l’incompatibilità ci sia, credo che anche lo stesso Macchi ne sia consapevole» dice Luigino Portalupi, l’ex sindaco (ed ex coordinatore di Forza Italia) che oggi è uno degli animatori degli “arancioni”. «Su questo tema – continuano gli arancioni nel documento programmatico per l 2016 – non vi sono dubbi e le dichiarazioni del Sindaco sono banali e incredibilmente leggere. Veramente inaccettabili che dequalificano solo l’immagine del Sindaco di Samarate che, come sempre, usa la tattica della mezza affermazione e della mezza smentita. Noi, sul tema, andremo a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, all’Autorità Anticorruzione». Sulla stessa linea gli arancioni promettono di mantenere attenzione sula «sovrapposizione tra ruoli di “politici amministratori (Membri di Giunta, Consiglieri Comunali)” , di “Dirigenti” e di Operatori economici, Professionisti dei settori legati agli interessi a rischio quali “edilizia, lavori pubblici, urbanistica” o di Membri di liste politiche (soprattutto di maggioranza) che vengono avvantaggiati dalla loro posizione in atti pubblici».
Ma gli arancioni si pongono come obbiettivo anche la costruzione di «rapporti costruttivi» con le forze di opposizione presenti in consiglio (Pd, Lista civica, Movimento 5 Stelle) per «costringere la maggioranza di destra a rispettare le norme di legge e le regole della democrazia». Tra i temi srategici viene individuato il futuro di Asc, la società comunale di servizi in liquidazione da tempo e per cui pare avvicinarsi il capolinea, dopo il varo del gestore unico dell’acqua. Che fine faranno i dipendenti? «Gallarate e Busto si sono tutelate nell’adesione ad Alfa, ottenendo la collocazione dei dipendenti e le sedi, Samarate e i lavoratori rischiano di pagare caro i ritardi» continua Portalupi.
Altro tema, il futuro di Accam, che vede in gioco «strategie e interessi che riguarderanno Samarate per molto tempo e per valori finanziari rilevanti» (gli arancioni avevano già nel 2015 criticato la posizione “attendista” della giunta Tarantino). Mentre guardando a temi di impatto più immediato, gli arancioni vogliono «aiutare e sostenere la battaglia a favore del mantenimento dei tigli in Via XXII marzo» (tema caldo degli ultimi mesi) e rilanciare su altri temi ambientali come raccolta differenziata, patrimonio verde, piste ciclabili «esiste un progetto curato dall’ex assessore Bonacina, che era serio ma è stato abbandonato in un cassetto»).
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