Si dimette Massimo Bossi, in consiglio comunale entra Gianni Sparacia
Il candidato sindaco del PdL nell'ormai lontano 2011 lascia il suo posto nelle file dell'opposizione. Ora tocca all'ex assessore Sparacia
A cinque mesi dalle elezioni, Massimo Bossi – che è stato il candidato sindaco del centrodestra di marca PdL – lascia il consiglio comunale. «Una scelta legata al mio lavoro di imprenditore» è la telegrafica conferma di Bossi (nella foto a sinistra), che è stato capogruppo del PdL e ora consigliere di Forza Italia. Bossi ha presentato le sue dimissioni a metà pomeriggio, a subentrare a Bossi sarà Gianni Sparacia, in quanto primo dei non eletti di Forza Italia nel 2011.«Una sorpresa», la definisce Sparacia, ex assessore della giunta Mucci. «Ho accettato, dopo andrò a formalizzare in Comune».
Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 2011, il contesto è molto cambiato ed è naturale chiedersi dove andrà a sedersi Sparacia. Dalla parte dell’opposizione, ovvio, ma in quale gruppo politico? «Io sono nato uomo libero, ho creato una lista civica e voglio far vivere la città» dice Sparacia. Difficile immaginarlo nel gruppo di Forza Italia, dunque: l’ipotesi di cui si vocifera (ma l’interessato non si sbilancia) è che vada a sedere nel gruppo misto, una soluzione intermedia per questi cinque mesi fino alle elezioni. Una collocazione da indipendente, per anticipare la sfida dei prossimi mesi da candidato sindaco.
Lunedì 25 gennaio è già convocata una seduta (importante) del Consiglio comunale. La procedura è spiegata dal presidente del consiglio comunale Marco Casillo: «Se la disponibilità di Sparacia domani viene formalizzata – come credo, vista la conferma data a voce – procederemo ad una integrazione dell’ordine del giorno». In questo caso la procedura di surroga è fissata al primo punto dell’ordine del giorno: ci sarà il passaggio di consegne tra Bossi e Sparacia, ma sarà appunto anche il momento della scelta del gruppo consigliare.
È probabile che l’addio diBossi e l’ingresso di Sparacia siano l’ultimo mutamento nelle file dell’assemblea civica: avevamo fatto il punto qui, al momento delle dimissioni di Quintino Magarò poche settimane fa.
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