“Un lago così basso non lo ricordo da anni”
E' quasi tre mesi che non piove e le conseguenze sono visibili. Problemi per la navigazione e non solo, ecco i racconti dei pescatori
Si capisce guardandoli da lontano che stanno parlando del lago. Sono un gruppetto di cinque persone, indicano la sponda “grassa” e commentano le temperature. Fa freddo, ma c’è il sole. E non piove da mesi.
Qualcuno gesticola, gli altri ascoltano guardando le loro barche ferme al molo. Sono per lo più pensionati, hanno piccole imbarcazioni e vivono il Lago Maggiore da sempre. Hanno passato una vita a pescare per piacere e quando ti avvicini capisci subito che stanno commentando l’acqua bassa di questo periodo. «Un lago così è anni che non si vede, sopratutto d’inverno». Si guardano tra loro, stanno valutando l’idea di prendere la barca per fare un giro a largo. «Non so, che dici tu?».
La mancanza di pioggia da quasi tre mesi è visibile a occhio nudo. Il Lago Maggiore ha toccato la soglia dello zero idrometrico e basta fare un giro sul lungo lago per rendersene conto. Le papere camminano su una battigia prima inesistente e le spiagge di Cerro e Reno sono larghe almeno il doppio. Il “colpo d’occhio” arriva guardando il tradizionale presepe nell’acqua, sommerso solo a metà.
«Il lago è imprevedibile. L’anno scorso c’erano almeno quattro metri di acqua in più. Non ricordo il lago così basso da almeno cinque o sei anni». Racconta uno degli uomini fermi in riva al lago. Fa parte dell’Associazione del Presepe Sommerso e stanno lavorando perchè domani si smonta: «Poche volte è rimasto all’asciutto», spiega.
«Il sole è bello ma adesso è tempo che piova – commentano i pescatori -. Questa secca non fa bene a nessuno». Una situazione monitorata da tempo e che mette in allerta meteorologi e non solo.
Dal 5 gennaio la società di navigazione del Lago Maggiore ha deciso di vietare l’imbarco sulle motonavi per i mezzi pesanti. Il peso massimo consentito a bordo è di 200 quintali, «altrimenti abbiamo problemi con il pontile» spiegano dall’imbarcadero. «Speriamo che piova – commenta Sergio, da 15 anni al servizio della società di navigazione -. Ricordo di aver visto il lago così basso, ma era estate».
Il Centro Geofisico Prealpino, che ha sotto controllo i livelli del bacino, spiega che il lago ha perso circa 80 cm al mese. Oggi è sceso fino a 192.92 cm, sotto la prima soglia di magra, fissata a 192.99 cm. Una situazione simile a quella di oggi si è registrata nell’inverno 2005-2006 con 192.39 metri s.l.m. La soglia dei record invece risale al 1956 con 192.38 metri slm.
«Crea problemi alla navigazione ma non solo – continua un lavenese che da 55 anni pesca sul Lago Maggiore -. Ci sono pesci come il lavarello, ad esempio, che depongono le uova a riva. Se si abbassa il livello dell’acqua le uova restano scoperte e muoiono. Questo significa che avremo meno pesci. Negli anni ho visto cambiare tanto la pesca: questo una volta era il regno del pesce persico, del luccio e della trota. Oggi si trova molto poco».
«D’inverno il lago così basso non l’ho mai visto – continua Armando -. Abbiamo dovuto spostare le barche e non ricordo di averlo fatto prima. Sarà trent’anni che pesco sul Lago».
Lo svuotamento del lago continua e si spera che le precipitazioni arrivino il prima possibile. Il Centro Geofisico Prealpino prevede deboli piogge per la giornata di domani, soprattutto nel pomeriggio, e neve solo oltre 800 metri di quota. Già nella giornata di domenica però torna il sole.
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